Dopo un secolo riscoperte 42 gallerie del Sabotino

Esplorazioni sul versante sloveno: individuate tre dalla lunghezza notevole Tavagnutti (Seppenhofer) al Comune: «Pronti a valorizzarle a costo zero»
Di Francesco Fain

È un lavoro silenzioso. Ma preziosissimo. E quegli sforzi, quelle esplorazioni portate avanti con passione e professionalità dagli speleologi del centro ricerche carsiche “Seppenhofer” diventano ancora più importanti oggi, a meno di due anni dalle celebrazioni del centenario della Grande guerra.

Le gallerie

del monte Sabotino

La “ricchezza” sono le decine e decine di gallerie esplorate sul monte Sabotino. Sul versante italiano ne sono state individuate 42, piccole e grandi. «Tutte rilevate topograficamente e con le relative documentazioni spedite a Trieste, al Catasto nazionale», fa sapere Maurizio Tavagnutti, presidente del “Seppenhofer”.

Ora, gli speleologi stanno lavorando sul versante sloveno. E l’impegno ha già dato i suoi frutti importanti. «Ne sono state individuate 23 - prosegue Tavagnutti -: di queste, tre sono molto grandi e si estendono per diverse centinaia di metri. Le altre venti sono, invece, più piccole e anguste. Alcune erano gallerie-cannoniere realizzate dagli austriaci e rimodellata dall’esercito italiano. Altre erano dei rifugi per le truppe».

Peraltro, alcuni di questi tunnel sono tutt’oggi in ottime condizioni, ben conservati; altri sono zeppi di rifiuti e immondizie; altri ancora ostruiti da materiale crollato. Ci sono poi gallerie talmente anguste che possono essere esplorate solamente dagli speleologi. Insomma, una testimonianza inestimabile della prima guerra mondiale. Tutto ciò è il frutto di anni di ricerche che il “Seppenhofer” ha condotto e sta conducendo sul versante italiano del Sabotino e recentemente anche su quello sloveno, finalizzate al «rilevamento topografico» di tutte le gallerie cannoniere e trinceramenti sotterranei che gli eserciti belligeranti avevano scavato nei lontani anni 1915-18. Un lavoro molto complesso, lungo e meticoloso che ha portato a topografare ben 92 gallerie di cui circa 42 in territorio italiano. La “Galleria delle 8 cannoniere” è la più conosciuta, tanto da essere la mèta di continue escursioni da parte di comitive ed appassionati.

La proposta

per la valorizzazione

Ma ecco la proposta che il centro ricerche carsiche “Seppenhofer” rilancia e lo fa perchè il ferro è caldo, considerata la scoperta, nei giorni scorsi, di due gallerie al Castello di Gorizia. «Una proposta di lavoro - rimarca Tavagnutti - che è già stata formulata al Comune di Gorizia dal Seppenhofer lo scorso anno per quanto riguarda tali gallerie del monte Sabotino rilevate dalla “Sezione cavità artificiali”. Queste andrebbero tutte opportunamente segnalate con dell’apposita cartellonistica: lavoro che gli speleologi avevano già offerto di fare gratuitamente e che tornerebbe utile come si è detto in vista della ricorrenza del prossimo centenario. Lo proponemmo già al precedente assessore comunale alla Cultura, Antonio Devetag: oggi, rilanciamo la nostra idea perché riteniamo sia un arricchimento. Non resta che aspettate ed auspicare l’imprimatur del Comune di Gorizia».

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