Droga, palmarino arrestato era latitante da undici anni

PALMANOVA

Era evaso dai domiciliari nel 2001 e dall’ottobre del 2009 su di lui pendeva un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Padova dovendo scontare ancora tre anni e cinque mesi di carcere. I carabinieri del Nucleo investigativo di Udine lo hanno arrestato alla barriera autostradale di Ventimiglia mentre tentava di rientrare in Italia. È Dario Bolognese, 57 anni, di Palmanova. L’accusa è traffico internazionale di stupefacenti.

Conosciuto nell’ambiente criminale con il soprannome di “Ciccillo”, Bolognese era attivo tra la Francia e l’Italia. Nel 1991 era stato arrestato per detenzione, trasporto e vendita di 29 chilogrammi di hashish. Condannato a 13 anni di carcere, nel 1999 aveva beneficiato dei domiciliari. Nei primi giorni del 2001 aveva però deciso di scappare: la fuga era arrivata quando ancora gli mancavano da scontare 3 anni, 5 mesi e 11 giorni, al netto dei benefici dell’indulto.

I carabinieri erano sulle sue tracce da tempo. Lo avevano localizzato in Spagna, dove “Ciccillo” si era rifugiato. Chiesta l’emissione di un mandato di arresto europeo, avevano quindi coinvolto la polizia iberica attraverso il Servizio di cooperazione internazionale di polizia del Ministero dell’Interno. Sentitosi braccato, Bolognese si era allora rifugiato in Svizzera. Nonostante il controllo della polizia elvetica, il suo fermo non era stato possibile per incompletezza del mandato d’arresto europeo. Compreso che il cerchio si stava chiudendo intorno a lui, il latitante ha quindi tentato di rientrare in Italia dalla Francia. Qui l’errore fatale. Fermato alla barriera autostradale di Ventimiglia durante un servizio di polizia mirato aveva tentato di eludere il controllo esibendo un documento d’identità falso. Non è bastato per farla franca e dopo undici anni la sua fuga è terminata. Nel suo curriculum criminale anche un arresto nel 1978 per possesso di 2 chilogrammi di hashish.