Due fendenti con il coltello una sola la ferita mortale
È durata un paio d'ore l'autopsia condotta ieri pomeriggio sul corpo di Eugen Melinte dall'anatomopatologo Carlo Moreschi, nominato dalla procura di Gorizia. L'esame si è svolto alla presenza dei periti di parte, ovverosia l'avvocato Alessandro Franco (per Massimiliano Ciarloni) e il medico legale Lucio Furlan (per la famiglia della vittima).
Secondo quanto trapelato, sono state riscontrate due ferite, di cui una sola mortale, la quale avrebbe reciso giugulare e succlavia, penetrando fino al polmone.
Ferite compatibili con una lama di circa dieci centimetri. Eugen Melinte sarebbe deceduto per emorragia. Il quadro sarà però chiaro solo quando il medico legale Moreschi avrà depositato la sua perizia nei tempi stabiliti dalla legge. Il consulente tecnico d'ufficio ha chiesto ieri pomeriggio anche l'esame tossicologico sul cadavere, ma sarà il magistrato, in questo caso, a decidere. Eugen Melinte, colpito lunedì notte a morte con un coltellino “svizzero”, aveva tentato una fuga disperata.
Si era trascinato dalla galleria dietro l'Unicredit, in via Duca d'Aosta, fino all'aiuola di fronte alla scuola elementare. Nel farlo aveva cercato di chiamare il 118, per essere soccorso. Ma all'arrivo dei sanitari e di una volante della Polizia che si trovava nelle vicinanze, per il ragazzo, ventenne di origine rumena ma residente da quattro anni a Monfalcone, non c'era stato più nulla da fare. (ti.ca.)
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