Due ore di nubifragio allagano Trieste FOTO E VIDEO

TRIESTE Un violento nubifragio, fra le 18 e le 19.30 di domenica 12 giugno ha colpito la città. In meno di due ore sono caduti 24 millimetri d’acqua. Una pioggia battente ha trasformato le strade in torrenti (particolarmente difficile la situazione in via Commerciale), facendo saltare decine di tombini e allagando diverse zone non solo del centro.
Lungo le Rive e le strade adiacenti si sono rilevati i maggiori disagi, con l’acqua che ha raggiunto in certi punti i 50 centimetri, danneggiando decine di locali e di esercizi commerciali. In poco tempo la situazione è diventata critica, tanto che il sindaco Roberto Cosolini ha sollecitato la Polizia locale a intervenire anche in altre zone.
L’enorme quantità d’acqua abbattutasi sulla città ha allagato anche il centro commerciale “Torri d’Europa”, provocando danni nelle sale cinematografiche e in parecchi fori commerciali. Proprio davanti alle “Torri” una delle situazioni più difficili. Diverse le macchine rimaste bloccate in via Svevo a causa della sede stradale quasi intransitabile. Per rimuoverle sono intervenuti i vigili del fuoco, il cui centralino è stato tempestato per ore da centinaia di richieste di soccorso.
Allagata anche la Grande viabilità, nel tratto adiacente alla Ferriera. La Polizia stradale ha dovuto chiudere a lungo l’arteria, in entrambe le direzioni, fra Valmaura e i Campi Elisi. Sul posto anche i tecnici dell’Anas, che hanno provveduto alla pulizia delle canaline per favorire l’eliminazione della grande quantità d’acqua accumulatasi. Nella mattinata di lunedì la situazione sembrava essere tornata alla nornalità.
Fra le strutture colpite anche l’Ospedale Maggiore. Quando i tombini in via Pietà e in via Gatteri sono saltati, la massa d’acqua ha invaso i sotterranei del nosocomio, dove peraltro da tempo sono ospitati solo uffici. Nei corridoi l’altezza dell’acqua ha raggiunto alcune decine di centimetri. Il personale dell’Azienda sanitaria universitaria integrata ha lavorato per diverse ore, utilizzando tre pompe idrovore, per prosciugare le parti basse del complesso ospedaliero.
L’area retrostante le Rive, come detto, quella più colpita. Un unico lago fra via Cadorna, via Diaz, piazza Cavana, via Venezian, ma anche via San Giorgio, via del Teatro romano e i punti più bassi di piazza dell’Unità, dove fino a tarda sera ha operato un’impresa specializzata nella pulizia degli scarichi.
Non si contano i danni agli esercizi pubblici e ai negozi. Solo oggi sarà possibile una stima. «In centro e in Cittavecchia - ha dichiarato ieri sera il presidente della Fipe, Bruno Vesnaver - è un disastro. L’acqua ha toccato i 50 centimetri. Tutti i locali hanno grossi danni. Tavoli e sedie sono a mollo, i motori dei frigoriferi sono saltati. Domani (oggi, ndr) diversi esercizi, almeno a pranzo, resteranno chiusi». Vesnaver ricorda un’analoga emergenza qualche anno fa. «Chiederemo al Comune - annuncia - che intervenga come la volta scorsa, quando stanziò 100mila euro a favore di esercenti e commercianti».
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