Val Rosandra, 21 nuovi pannelli per raccontare la Riserva: «Bellezza da vivere senza smartphone»
Installate tabelle e cartelli trilingue per guidare i visitatori tra natura, storia e scorci unici: un progetto da 90 mila euro con fondi europei

Farla conoscere sempre meglio, raccontarne le bellezze e gli scorci più suggestivi, ricordarne il prezioso fascino, ma al contempo il delicato equilibrio che la caratterizza e che le permette di proporsi come una meta unica. Questi gli obiettivi che intende cogliere il Comune di San Dorligo della Valle, in qualità di gestore, con l’ultimazione dell’intervento di posa, nella Riserva naturale della val Rosandra, del nuovo sistema di segnaletica dedicato ai visitatori.
Sono state installate 7 tabelle, in tre lingue, italiano, sloveno e inglese, denominate “Stai entrando nella Riserva”, di fronte al Centro visite a Bagnoli Superiore, sulla pista ciclopedonale a San Giuseppe della Chiusa, Bottazzo, San Lorenzo, Grozzana e Draga, 4 “Luoghi speciali della Riserva”, la ghiacciaia, la stazione ferroviaria, il castello di Moccò e l’acquedotto romano, e 10 pannelli, anch’essi trilingue, “Porte d’ingresso alla Riserva” collocati nei principali accessi dell’area protetta: Cucusso, Pese, Vipacco, Draga, Dolina, Crogole, Monte Carso.
«Questo progetto – spiega il sindaco di San Dorligo della Valle, Aleksander Coretti – è stato finanziato nel 2021 nell’ambito del piano europeo Engreen 2, che prevede complessivamente risorse pari a 750 mila euro, all’interno dei quali sono stati individuati i 90 mila necessari per dotare la Val Rosandra di un meccanismo informativo che la valorizzi ulteriormente, rendendo la Riserva più accessibile, chiara e fruibile da parte di tutti i visitatori».
«Il nuovo sistema segnaletico – sottolinea l’assessore Luciana Depolo – guarda in generale alla tutela dell’ecosistema transfrontaliero e della biodiversità, ma anche a mettere i visitatori in grado di cogliere le straordinarie particolarità che si possono ammirare nella Val Rosandra. C’è inoltre un aspetto che riteniamo altrettanto importante ed è quello che riguarda i comportamenti da tenere per rispettare questo patrimonio comune che è rappresentato dalla Riserva».
Jasmin Pecar, dell’Ufficio Lavori pubblici e coordinatrice della fase finale del progetto, si è rivolta per le tabelle a persone che hanno già lavorato allo stesso scopo nel parco delle Prealpi Giulie: i trentini Sonia Cian e Stefano Cavagna, i quali hanno fatto un lavoro splendido, di concerto con l’impresa esecutrice, la Canciani & Scabari. «Entro il prossimo anno – dice Pecar – collocheremo anche i pali della segnaletica verticale, perché riteniamo che, in un ambiente come quello della Val Rosandra, potersi orientare senza l’ausilio della tecnologia, ossia staccandosi dalle connessioni, sia un ottimo risultato».
Sono state individuate le soluzioni minimali inserite in un territorio unico. «Il nostro obiettivo, con l’ideazione delle tabelle, è stato duplice: non volevamo soltanto esaltare l’eccellenza del paesaggio, ma trasmettere emozioni e la conseguente necessità di preservare l’ambiente della riserva, perché di tali sensazioni ne possano beneficiare tutti», spiega Stefano Cavagna.
La Riserva, istituita nel 1996 e parte della rete europea Natura 2000, costituisce un patrimonio naturalistico e culturale unico, ospitando specie animali e vegetali rare, habitat e testimonianze storiche, dai castellieri protostorici alle antiche ghiacciaie.
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