Al Tattoo Expo di Trieste sfide di pelle fra 150 artisti: «Bisogna saper disegnare»

Dalle 10 alle 20 la fiera internazionale dei tatuaggi al Generali Convention Center

Lorenzo Degrassi
Un'artista all'opera al Tattoo Expo di Trieste (Lasorte)
Un'artista all'opera al Tattoo Expo di Trieste (Lasorte)

C’è chi si è tatuato l’effige di Silvio Berlusconi, chi di Kobe Bryant, chi di Samuel L. Jackson in una delle celebri scene del film Pulp Fiction. Chi preferisce un bimbo alieno e chi, al contrario, è al primo tatuaggio, con la pelle ancora tutta da “arredare”. Le storie che circolano tra gli stand dell’International Tattoo Expo al Generali Convention Center sono un mosaico fatto di passioni, sfide personali, estetica e soprattutto forte identità.

A Trieste sfide di pelle tra i 150 artisti dell'International Tattoo Expo

A chi teme l’ago del tatuatore risponde Nicole, che, mentre si fa disegnare un tatuaggio grande quanto tutto il polpaccio, riesce persino ad addormentarsi sul lettino. Poco più in là Yoni, ungherese di base in Austria, lavora concentrato: «Faccio soprattutto tatuaggi colorati perché li reputo più interessanti rispetto al “black and grey”», racconta senza staccare gli occhi dal braccio del cliente. Jennifer arriva da Pordenone e non passa inosservata: corpo pieno di tatuaggi e una sorprendente lingua biforcuta unita da un piercing. «Quella di Trieste è una delle poche fiere internazionali della zona, è imperativo esserci», spiega. Poi si ferma un istante e sorride: «L’idea di farsi un tatuaggio? Ci nasci così. Io già a 12 anni avrei voluto farmi il primo».

Cristiano, invece, arriva da Aiello del Friuli e guarda tutto con l’attenzione di chi conosce la materia: «Il tatuatore è un artista. Per farlo bisogna prima di tutto saper disegnare bene». È questo il clima che sabato ha accolto il pubblico al Generali Convention Center in Porto vecchio, per il primo dei due giorni dell’edizione 2025 dell’International Tattoo Expo, giunta alla quindicesima edizione e che si tiene ora a cadenza biennale.

 

Lunghe file all’ingresso fin dall’apertura, tatuatori subito all’opera, pubblico e clienti arrivati da tutto il Nordest, ma anche da Slovenia, Croazia e Austria. La kermesse continua anche oggi, domenica 16 novembre, trasformando Trieste in una capitale temporanea dell’inchiostro. L’evento infatti porta in città oltre 150 artisti del tatuaggio e del piercing da tutta Europa: maestri del realismo, del tradizionale, del giapponese, del lettering, del blackwork e degli stili più sperimentali.

Sul palco si alternano spettacoli, esibizioni di pole dance, performance, ospiti internazionali e i contest che mettono alla prova i tatuatori in sfide tematiche valutate da una giuria tecnica. Non mancano gli stand commerciali ed enogastronomici, che completano l’atmosfera da vero e proprio festival urbano. Molti visitatori arrivano con un’idea già precisa da realizzare: ci sono interventi che durano ore, a volte la giornata intera. I soggetti sono i più disparati: volti noti, personaggi dei cartoni, animali d’affezione, paesaggi, scritte, figure tribali.

 

Il sito ufficiale della manifestazione ha già raccolto i profili di tutti gli artisti, permettendo così ai visitatori di prenotarsi preventivamente il tatuaggio. Quest’anno l’Expo gode del patrocinio del Comune di Trieste e, per la prima volta, del marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”, confermando la rilevanza di un appuntamento che richiama ogni anno migliaia di persone. Per i professionisti è un momento di confronto e aggiornamento, per il pubblico appassionato l’occasione unica di vedere dal vivo stili e tecniche diverse e di assistere alla creazione di opere destinate a restare sulla pelle. La fiera resterà aperta con orario 10-20.

 

L’ingresso giornaliero costa 10 euro. Dentro, tra il ronzio costante delle macchinette, l’odore dei pigmenti e l’andare e venire dei visitatori, si compone un racconto che parla di scelte, in certi casi coraggiose, ed estetica. —

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