È morto Mario Vit: il gesuita direttore del Centro Veritas

Il centro culturale “Veritas” dei Gesuiti, ma anche una vasta fetta di Trieste che era stata nutrita di dialogo interreligioso, di spunti culturali illuminati e di grande modernità, piange la morte di padre Mario Vit, il gesuita direttore del “Veritas”, scomparso nella tarda serata di mercoledì. Alla fine di novembre gli era stata diagnosticata una grave forma di tumore e solo da poco aveva festeggiato il decimo anniversario del “nuovo” centro, con la presenza a Trieste del padre provinciale per l’Italia della Compagnia, padre Carlo Casalone.
Mario Vit era nato a Portogruaro (Venezia) il 30 dicembre 1933 ed era entrato nei Gesuiti a Lonigo il 21 novembre 1953. Personalità ricca e complessa, sulle frontiere delle problematiche culturali, religiose e sociali, acuto nello scrutare gli interlocutori con il suo sguardo sottile e penetrante, era arrivato a Trieste nel 2002 dopo una lunghissima “peregrinazione” in vari luoghi d’Italia. Nel 1955 a Gallarate per gli studi di filosofia, nel 1958 a Trieste per il magistero e nel 1961 a Chieri per la teologia. Qui è ordinato presbitero, il 12 luglio 1964. Dopo un anno a Gorizia come ministro ed economo della comunità e insegnante di religione nella scuola statale, nel 1966 è a Firenze per il “Terz’anno di probazione” e durante l’alluvione presta soccorso della popolazione colpita dal disastro.
Nel 1967 è a Palermo per studi di psicologia all’Università statale. E anche qui incontra una terribile emergenza, il disastroso terremoto del Belice. Nel ’68 è a Trento, nominato direttore del Centro universitario, e qui completa gli studi di psicologia. Nel 1969 pronuncia gli “ultimi voti”. Nel 1975 la sua destinazione è al Centro teologico di Torino dove studia Teologia pastorale, l’anno successivo a Grado (1976) quindi a Brischis di Pulfero nell’ottobre 1977 e nel 1978 a Gemona, per occuparsi dell’assistenza ai terremotati del Friuli.
Parroco a Ferrara nel 1980-’81, subito dopo è di nuovo a Gorizia, dove rimane per 8 anni come aiuto direttore del “Centro Stella Matutina” e assistente dell’Associazione scout cattolici (Agesci). Dal 1989 al 2002 è a Padova, collaboratore dell’Osservatorio socio-religioso del Triveneto, docente di religione nel Collegio Antonianum e consigliere diocesano per l’ecumenismo (1996-2002). Nel 1993 è nominato vicedirettore del Collegio e nel 1998 direttore.
Nel 2002 Mario Vit arriva a Trieste, ultima tappa della sua vita pastorale, direttore del Centro culturale “Veritas”, istituto riconosciuto di interesse regionale dalla Regione Fvg. Dal 2010 aveva ripreso l’impegno nell'Osservatorio socio-religioso del Triveneto come membro del comitato scientifico. Sotto la sua direzione il Centro “Veritas” si è caratterizzato per la capacità di dialogo spirituale e culturale all’interno e al di fuori della Chiesa, in ambito laico e in quello di confessioni diverse, coinvolgendo le comunità ortodossa, serba e greca, evangelica e valdese, ebraica, islamica e buddista. Intellettuale lucido e raffinato, padre Vit è stato autore di numerosi studi sociologici.
Oggi alle 20.30 si svolgerà una veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in via del Ronco 12. Sabato 21 alle 11 le esequie a Trieste, nella stessa chiesa, l’estremo saluto in via Costalunga sabato dalle 8 alle 9.30, poi il feretro sarà portato al Sacro Cuore, dove sarà esposto dalle 10. A San Pietro al Natisone le esequie saranno celebrate nella Chiesa parrocchiale il 22 dicembre alle 11. E lì, nel cimitero di Calla, padre Mario Vit riposerà.
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