È Pieris la patria del Tirime su I cartelli stradali lo rivendicano

Se Ronchi dei Legionari è la “città del curling bisiac” e Monfalcone quella delle navi da crociera, Pieris è “la patria del Tirime su-Coppa Vetturino” . Ad annunciarlo a chi entra nella frazione di San Canzian d’Isonzo ci sono ora i cartelli realizzati e posizionati dal Consorzio culturale del Monfalconese, impegnato con il suo Ecomuseo Territori nella valorizzazione delle tipicità del Basso Isontino e quindi delle storie e delle tradizioni che vi sono legate.
I cartelli, davanti ai quali, almeno lungo la Strada regionale 14, sfileranno diverse migliaia di mezzi, e quindi di persone, ogni giorno, sono corredati dal logo ufficiale del dessert, “il primo dal 1935” . Già, perché Mario Cosolo lo inventò da secondo cuoco del panfilo reale “Regina Elena” alla metà degli anni Trenta dello scorso secolo, prima di diventare patron del ristorante Al Vetturino di Pieris, dove lo propose sempre e dove una battuta salace di un cliente, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, fece ribattezzare il dolce come “Tirime su” .
I nuovi segnali sono comunque solo una delle iniziative messe in campo, d’intesa con l’amministrazione comunale e la figlia di Mario, Flavia Cosolo, per difendere l’origine e l’originalità del dessert promuovendone ora, grazie anche al supporto economico della Camera di commercio della Venezia Giulia, la produzione e la conoscenza. La Locanda Devetak di San Michele del Carso ha infatti inserito il Tirime su-Coppa Vetturino nella lista dei dolci per la stagione autunno-inverno, e altri locali del territorio hanno iniziato a proporre la coppa.
In occasione dei 1200 anni dalla prima citazione scritta riferita alla comunità di San Canzian, il Ccm ha anche sostituito i pannelli del “progetto Territori”, installati nel territorio comunale a partire dal 2000 grazie al sostegno al tempo della Provincia di Gorizia e dalla Camera di Commercio di Gorizia. Un progetto che poi portò alla costituzione e al riconoscimento ufficiale dell’Ecomuseo Territori “Genti e Memorie tra Carso e Isonzo”. «L’iniziativa al tempo prese il via – ricorda il presidente del Ccm Davide Iannis – con lo studio di fattibilità e le domande di accesso ai finanziamenti per il Giubileo del 2000, redatti dal Comune di San Canzian d’Isonzo. Era venuto il momento di rinnovarli per mantenerli fruibili».
I pannelli sono posizionati a Pieris per illustrare la storia di Villa Settimini e a San Canzian per spiegare il ricco passato del centro abitato. Il progetto attuale, avviato dal Ccm in sinergia con le amministrazioni comunali, prevede il progressivo aggiornamento di tutti i pannelli posizionati sul territorio dell’Ecomuseo Territori. L’operazione è autofinanziata e, inoltre, il Consorzio sta dando la disponibilità a intervenire sull’intero territorio della ex provincia di Gorizia, in eventuale accordo con i Comuni che fanno parte del circuito del Sistema bibliotecario. —
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