EDILIZIA Mutui casa, la Regione si fa garante
Nuove regole per favorire l’acquisto degli alloggi. La Regione coprirà la quota non assicurata dalle banche sino a un valore di 42mila euro. Stanziati 4,2 milioni per i contributi a 766 famiglie

TRIESTE.
Garanzie per comprare la prima casa? Le mette la Regione. Dove non arriva la banca, perchè i risparmi e i capitali della famiglia non sono sufficienti, ci pensa la Regione: oggi la giunta approverà in via preliminare le modifiche al regolamento necessarie ad attivare agevolmente le garanzie. La copertura, pari al 20% massimo del valore dell’immobile, avrà un tetto di 42 mila euro. Intanto non conoscono crisi le richieste di contributo per l’acquisto della prima casa. La Regione, su proposta dell’assessore Elio De Anna, predispone un terzo riparto per soddisfare le 766 richieste in lista d’attesa tra febbraio e aprile: valore di 4,2 milioni nel 2010 (che diventano 16 nell’arco dei dieci anni).
LE GARANZIE
Oggi chi compra casa, e non ha un capitale da parte, può ottenere dalla banca un mutuo ipotecario del valore massimo dell’80% dell’immobile. Gli uffici della Regione, avendo studiato il valore medio delle case che le coppie acquistano chiedendo il contributo regionale rilasciato attraverso Mediocredito, hanno modificato il regolamento esistente (legge 6/2003) per offrire la quota di garanzie che gli istituti di credito non coprono e che, senza risparmi, le famiglie non sono in grado di trovare. «L’idea – spiega De Anna che, proprio, oggi porterà il nuovo regolamento all’attenzione della giunta – è quella di spingere i giovani ad acquistare la casa con la sicurezza che la Regione li aiuta a comprarla».
I VALORI
”Mamma” Regione ha valutato, analizzando le pratiche che arrivano per la richiesta di contributo sull’acquisto della prima casa, che il valore medio degli immobili comprati si aggira sui 210 mila euro. Per questa ragione le garanzie arriveranno a coprire un tetto di 42 mila euro. La Regione periodicamente accantonerà risorse per coprire questo tipo di servizio ma il regolamento è interessante non solo per i valori: la procedura è stata pensata per rendere la vita dei cittadini, e degli istituti di credito, il più semplice possibile.
NIENTE CRISI
I provvedimenti sull’acquisto della prima casa – non ultimo il regolamento per aiutare chi dovesse essere in mora con il pagamento delle rate del mutuo (regolamento che sarà pubblicato a settembre) – rispondono a un trend che non sembra subire crisi. La Regione riceve mediamente tra le 300 e le 400 domande al mese di richiesta di contributo per l’acquisto della prima casa. I principali beneficiari restano i giovani. La norma che stabilisce i criteri di assegnazione dei benefit per l’acquisto della prima abitazione consente di ottenere un contributo decennale – per l’acquisto, la nuova costruzione o il recupero dell’abitazione principale - fino a un massimo di 17.800 euro.
I CONTRIBUTI
Il contributo viene erogato in rate annuali costanti per dieci anni e può arrivare a 25.500 euro per i soggetti in condizione di debolezza sociale. In questa categoria rientrano anziani, single o nuclei familiari composti da non più di due persone delle quali almeno una abbia compiuto 65 anni, giovani coppie, con o senza prole, quelle i cui componenti non superino entrambi i trentacinque anni di età, single con minori a carico, disabili e famiglie in stato di bisogno, famiglie molto numerose entro determinati parametri di reddito. La richiesta di contributo può essere presentata sempre, a sportello, ma deve essere formalizzata prima dell’acquisto (stipula del contratto definitivo di compravendita) dell’abitazione o prima dell’inizio dei lavori di costruzione o ristrutturazione. La domanda viene presentata a una delle banche convenzionate.
LE NUOVE RISORSE
L’ultima infornata di contributi riguarda le domande presentate tra il 19 febbraio e il 19 aprile di quest’anno: 766 che sono prossime alla liquidazione. Per coprirle sono stati erogati 1,325 milioni di euro per i contributi pluriennali (che saranno quindi 13 milioni in dieci anni) e 2,931 milioni di euro di una tantum.
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