Elezioni, “Prima Muggia” irrompe nel centrodestra

MUGGIA. Come era prevedibile, dopo la “maretta” nel centrosinistra culminata con l’investitura ufficiale del candidato sindaco dei dem, Francesco Bussani, nel centrodestra gli incontri si fanno più fitti.
E risultano addirittura più slegati rispetto a quelli del centrosinistra.
Nel campo del centrodestra pare insomma che si aspettino le mosse dell’altra parte, per partire con un contropiede, non sempre efficace.
Paolo Cigui, noto ristoratore e leader dell’omonima lista, e Dario Grison della Lista per Muggia, che cinque anni fa con Forza Muggia raccolse 61 preferenze, si sono incontrati e hanno fondato “Prima Muggia”. Obiettivo? Presentare una lista civica alle prossime amministrative.
«Si è addivenuti alla decisione – si legge nel comunicato – di iniziare un percorso comune per la presentazione di una lista civica alle prossime elezioni comunali di Muggia. Ritenendo necessario un cambiamento, la lista si propone come obiettivo quello di perseguire l’aggregazione di tutte le forze politiche che si pongano come alternativa all’attuale amministrazione».
L’intenzione è quella di «presentare dei candidati al Consiglio comunale che saranno espressione del tessuto economico e civile locale», senza «preclusioni a eventuali accordi, ponendo come unica pregiudiziale la valutazione di un programma elettorale comune».
«Non verranno posti veti sui nomi che, peraltro, circolano in maniera più o meno ufficiosa da tempo», si fa sapere ancora nel comunicato. Una novità che in realtà tanto innovativa non appare.
L’11 aprile del 2015, proprio in vista delle amministrative, attorno a un tavolo dello storico locale di via Colarich, si riunì il gotha del centrodestra muggesano, ovvero i “sei della Taverna”: Christian Gretti, Dario Grison, Daniele Mosetti, Ferdinando Parlato, Paolo Prodan e Marco Stener, sotto la supervisione del padrone di casa, il ristoratore Cigui appunto, con l’obiettivo di scongiurare il frazionamento dell’area anti-Pd come era successo nel 2011.
Obiettivo fallito con il cosiddetto “Laboratorio 2016”, al cui interno si ritrovarono Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Rivolta l’Italia, Un’Altra Muggia, Muggia Rinascerà, Lista Cigui e Lista Dipiazza.
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