Ex caserma “Del Fante” bonificata dall’amianto

Lettera del Genio militare al Comune: individuata l’impresa che effettuerà i lavori Dopo anni di lotte e petizioni sarà disinnescata la potenziale bomba ecologica
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 12.09.2015 Caserma del Fante Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.09.2015 Caserma del Fante Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Una missiva di sedici righe appena, breve, telegrafica. Ma che mette fine ad anni di prese di posizione in Consiglio comunale, di raccolte di firme, di preoccupazioni.

La lettera in questione è firmata dal comandante del 12° Reparto infrastrutture dell’Esercito ed è indirizzata al sindaco Ettore Romoli e al comando della Brigata Pozzuolo. Tema? La telenovela dell’ex caserma Del Fante, «la potenziale “bomba ecologica” piena di amianto» (così venne definita) che si trova in via Duca d’Aosta, in pieno centro e vicino ad abitazioni e condomini.

L’ottima notizia consiste nel fatto che, dopo anni di pressioni, lettere, azioni di moral suasion, incontri, auspici, il materiale contenente la fibra-killer verrà (finalmente) bonificato. Nella missiva si annuncia che è stata individuata l’impresa che effettuerà i lavori «di incapsulamento» della struttura. Insomma, non si procederà alla rimozione fisica dei pannelli di eternit ma alla loro neutralizzazione in maniera che non si frantumino, liberando nell’aria le pericolosissime particelle d’amianto.

«Abbiamo ricevuto la lettera il 9 settembre scorso. Che dire? Siamo felicissimi di questo sviluppo - sottolinea il sindaco Ettore Romoli nelle doppie vesti di assessore comunale ai Lavori pubblici -. Appaltando i lavori, il Genio militare ha messo fine a una questione che ci creava anche un certo imbarazzo: in assenza di opere di rimozione effettuate dal proprietario di una struttura contenente amianto, deve essere il Comune a procedere con la bonifica rivalendosi poi sulla proprietà. Ma ve l’immaginate una ditta incaricata dalla nostra amministrazione che entra in un’area militare e si mette a lavorare? Devo ringraziare il generale Pace che ha insistito presso il Genio militare». Romoli va oltre: «Se il Ministero della Difesa dovesse chiedercelo, siamo pronti a mutare la destinazione urbanistica dell’area, facendola diventare zona residenziale. A suo tempo, già ci pervenne una richiesta simile ma poi non se ne fece nulla». Nel merito tecnico dell’intervento entra l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Del Sordi. «L’incapsulamento dell’amianto, che è l’intervento previsto dal Genio militare alla “Del Fante”, è un’alternativa più economica della sua rimozione. Tale azione può essere vista come un’opera di “messa in sicurezza” in quanto, il problema dell’amianto viene risolto mediante un trattamento che va a fissare le fibre dell’asbesto impedendone il rilascio. Certo, sarebbe stato meglio toglierlo del tutto ma si tratta, comunque, di un grande risultato».

Già nel maggio del 2012, era stata la consigliera comunale Rosy Tucci (Gorizia è tua) a lanciare l’allarme chiedendo spiegazioni sulle condizioni del vecchio stabile, un tempo sede di parte del personale della Brigata Pozzuolo. In particolare, spiegò che le preoccupazioni riguardavano le coperture in amianto presenti in modo massiccio nella caserma, che, secondo le segnalazioni di alcuni residenti, stavano rilasciando polveri e fibre pericolosissime per la salute. «È nella normalità delle cose che, in assenza di manutenzione, la situazione non potrà che peggiorare - disse allora Rosy Tucci -. Per questo chiedo di invitare i competenti organi militari, responsabili di tale struttura, a relazionare sulla reale situazione esistente e, possibilmente, a effettuare congiuntamente all’Ass una ricognizione ad hoc». Oggi, la notizia tanto attesa.

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