Ex Safog di Gorizia. pronti al ricorso i dipendenti licenziati

Sono 28 gli operai della Swi pronti a impugnare il provvedimento tramite uno studio legale. Mancano tre mesi di arretrati
Bumbaca Gorizia 08_08_2017 EX Safog © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08_08_2017 EX Safog © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Potrebbe non essere stata ancora scritta l’ultima parola sulla spinosa e dolorosa questione del licenziamento degli ex dipendenti della Swi srl di Gorizia, l’azienda “erede” della storica Safog che oggi è in liquidazione dopo aver chiuso i battenti nei mesi scorsi a causa della mancanza di commesse sufficienti a proseguire l’attività. I licenziamenti, ufficializzati ai lavoratori in data 22 settembre 2017, potrebbero infatti essere illegittimi. Lo si apprende dall’avvocato Sascha Kristancic e dall’abogado Michele Latino Quartarone, dello studio associato goriziano a cui 28 dei dipendenti licenziati dalla Swi si sono rivolti, affidando l’incarico ufficiale per il recupero dei crediti non corrisposti.

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Bumbaca Gorizia 07.04.2009 Infortunio alla Safog - Foto di Pierluigi Bumbaca


La novità e dunque che gli avvocati hanno avviato la procedura di impugnazione dei licenziamenti, ritenendoli illegittimi, e riaprendo così un fronte che sin qui sembrava chiuso. Un fronte che si affianca a quello già noto e ribadito in più occasioni, ovvero il recupero dei crediti. I lavoratori hanno ricevuto dalla Swi le loro buste paga, ma non si sono visti corrispondere materialmente i compensi. In arretrato ci sono i crediti relativi alle ultime tre mensilità di lavoro, ovvero luglio, agosto e settembre di quest’anno, oltre al Tfr, il trattamento di fine rapporto. Proprio le buste paga sono una chiave importante, perché danno la possibilità concreta di attivare eventualmente una causa.

«Noi abbiamo già provveduto ad inviare una formale diffida all’azienda, per il recupero dei crediti dei lavoratori che si sono affidati a noi, e che seguiamo – spiega l’avvocato Sascha Kristancic –. E se gli stipendi arretrati non verranno corrisposti a breve, diciamo una settimana o dieci giorni, andremo a depositare i ricorsi per i decreti ingiuntivi». Insomma, si attendono novità in tempi estremamente brevi, a questo punto. Così come relativamente rapido, ma non ovviamente indolore, è stato il calvario dell’azienda e quindi dei suoi lavoratori.

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La Swi srl, in liquidazione ufficialmente dal luglio di quest’anno, era arrivata nello storico sito industriale di Straccis nel febbraio del 2015, quando la Safog Officina Meccanica Srl (le cui quote sono totalmente di proprietà del Gruppo Cividale) cedette l’azienda, compresi beni, strumenti e una trentina lavoratori. Proprio quelli che oggi si trovano senza lavoro – lottando per trovare una nuova occupazione e nuove prospettive per la loro vita – e senza nemmeno quei tre stipendi che spettano loro di diritto, relativi agli ultimi tormentati mesi di vita della Swi.

Antinino Polizzotto, titolare dell’azienda, ha più volte ribadito negli ultimi mesi di non aver avuto alternative alla chiusura, messo con le spalle al muro dalla mancanza di commesse sufficienti in arrivo dalla casa madre e di garanzie necessarie per gli investimenti da effettuare in futuro. Perché lo stabilimento di Straccis che ospita - o meglio ospitava - la Swi è tutt’altro che in salute dal punto di vista prettamente strutturale. La fabbrica è preda delle infiltrazioni d’acqua, e quasi tutti i suoi spazi andrebbero ammodernati e messi in sicurezza. E il discorso vale anche in ottica futura: chiunque, un domani, vorrà insediarsi dove fino a settembre c’era la Swi, dovrà tenerne conto. Questioni ben note anche ai sindacati, che non a caso anche nei giorni scorsi hanno ribadito la necessità di lavorare alle prospettive industriali del sito, auspicando “un ruolo attivo della Regione Friuli Venezia Giulia”, che dovrebbe farsi carico di un’opera di ricognizione tra gli imprenditori del territorio per arrivare magari ad un nuovo insediamento.

A proposito di prospettive future, comunque, c’è chi ha notato un certo movimento nelle ultime settimane (pare per lavori di riqualificazione della struttura) proprio a Straccis, nello storico stabilimento ex Safog (ed ex Swi a questo punto). Che sia un segnale di un prossimo ritorno all’attività?

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