Fabiani e Deledda dicono no all’accorpamento
I collegi docenti e le assemblee dei genitori e degli studenti dell’Its Deledda e dell’Its Fabiani si esprimono all’unisono contro la delibera della giunta provinciale, approvata in novembre, che sancisce l’unione dei due istituti con l’Its Volta.
Ieri gli organi collegiali del Volta hanno diramato un comunicato in cui si esprime un parere «fortemente contrario» sull’accorpamento: «La fusione del “Deledda” con altre due scuole, elimina l’esistenza in regione dell’unico istituto che possiede tutte tre le articolazioni dell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” - recita il comunicato -. Inoltre la creazione di un polo scolastico da 1300 alunni porta necessariamente alla perdita di identità degli istituti che ne verranno a far parte, alla perdita di posti di lavoro del personale docente ed Ata. Trasforma inoltre il dirigente scolastico unico in una specie di “burocrate” distante da docenti e studenti». L’assemblea rileva poi come l’ipotesi della fusione “a tre” non fosse emersa durante gli incontri fra scuole e Provincia e chiede quindi il mantenimento dell’autonomia dell’istituto o, in seconda istanza, la fusione con il solo Fabiani.
Dal canto suo il Fabiani ha svolto un’analoga riunione, cui hanno partecipato anche i sindacati, il collegio dei geometri e l’associazione costruttori, che è giunta ad analoga conclusione. Il preside Adriano De Vecchi sintetizza così le conclusioni degli organi collegiali: «Nella riunione è emersa una forte contrarietà da parte degli studenti, dei genitori, dei docenti e del personale - spiega -. Siamo giunti al terzo anno della riforma della scuola superiore, e fino ad ora si è registrato un incremento degli studenti degli istituti tecnici e professionali. Secondo l’assemblea sarebbe opportuno attendere la fine del quinquennio in modo da avere dati credibili su cui basarsi per eventuali ristrutturazioni». Il Fabiani rileva inoltre che la fusione porterebbe al cambiamento di sede degli studenti del biennio di Grafica, che si troverebbero così “iscritti” a una sede diversa. Il Fabiani è pronto a raccogliere delle firme da presentare direttamente all’assessore regionale Roberto Molinaro. L’assessore provinciale all’Istruzione Adele Pino replica: «In agosto abbiamo già fermato la Regione, che intendeva accorpare in modo diverso e meno opportuno gli istituti. In quell’occasione ci siamo però impegnati a provvedere all’accorpamento degli istituti con meno di 400 studenti. La situazione che si verrebbe a creare con l’unione prospettata non è anomala per il Fvg, dove troviamo poli scolastici con più di 2mila studenti. Inoltre Fabiani e Deledda hanno posizioni diverse, l’uno non vuole la fusione con l’altro. D’altra parte sapevamo che si sarebbe trattato di un’operazione complessa».
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