Falciati da un furgone dopo l’incidente

Travolti da un furgoncino dopo l’incidente. Investiti mentre si trovavano in mezzo alla carreggiata dopo essere usciti dall’auto sulla quale stavano viaggiando, ferma a centro strada a seguito delle conseguenze di un precedente botto. Innescato, questo, da una perdita di controllo del veicolo stesso. Sono morti così Alessio Rinaldi, nato a Trieste nell’ottobre del 1976, e Magdalena Janjic, originaria di Capodistria, anche lei di 36 anni, entrambi residenti nel comune di Duino Aurisina.
La tragedia si è verificata alle 3.30 di ieri, in piena notte, lungo il raccordo autostradale nel tratto fra Prosecco e Sgonico (al chilometro 6 e 300) in direzione Sistiana. Dalla ricostruzione fornita dalla Polizia stradale, si è saputo che Rinaldi e Janjic si trovavano a bordo di una Fiat Punto che improvvisamente ha iniziato a sbandare verso destra, in direzione del bordo della strada. Il mezzo è andato a schiantarsi contro la parete rocciosa: il botto l’ha fatto rientrare verso il centro della strada. La macchina si è così bloccata in un punto particolarmente pericoloso, specie di notte quand’è buio, cioè proprio in mezzo alla carreggiata. I due occupanti sono riusciti a uscire dall’automobile ma proprio mentre si trovavano attorno al veicolo è sopraggiunto un furgone, guidato da un uomo residente a Trieste, del quale la polizia ha fornito solo le iniziali e l’anno di nascita: M.V., del 1948. L’autocarro non è riuscito a evitare i due e anche il mezzo stesso, travolgendoli. Fatali sono risultati i traumi riportati da Rinaldi e Janjic. L’uomo, operaio della Fincantieri al cantiere di Monfalcone, abitava da solo in un appartamento di Aurisina Cave. La donna, coniugata, viveva in una casa sempre nel comune di Duino Aurisina: lascia anche una figlia minorenne.
La Fiat Punto, dopo il violento scontro, ha preso fuoco: le fiamme l’hanno completamente avvolta e distrutta. A dare l’allarme, chiamando i soccorsi, sono stati alcuni automobilisti che transitavano proprio in quei momenti nella zona, lungo il raccordo autostradale 13. Sul posto sono giunti, pochi istanti più tardi, gli agenti della Polizia stradale, il personale medico del 118, i vigili del fuoco e l’Anas. I sanitari - ha confermato la Polstrada - non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Alessio Rinaldi e Magdalena Janjic per le gravissime ferite e lesioni determinate dall’incidente. Nella zona dove si è verificato l’episodio, è giunto poco dopo anche il medico legale Fulvio Costantinides.
Il conducente del furgone adibito al trasporto stampa, che - è emerso - si stava occupando di trasportare dei giornali nella provincia di Trieste e in quella di Gorizia (fra i quali anche il quotidiano di lingua slovena Primorski Dnevnik, che proprio per questo ieri mattina non è arrivato in molte edicole), ha riportato un trauma toracico importante e, dopo le prime cure sul posto assicurategli dal 118, è stato trasportato all’ospedale di Cattinara. Dove gli è stata riscontrata la frattura dello sterno e di alcune costole. Non è in pericolo di vita.
Dell’accaduto, la Polizia stradale ha informato - come automaticamente succede in situazioni di questo tipo - la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste. La documentazione relativa allo schianto è stata consegnata al pm di turno, Massimo De Bortoli.
Proprio in virtù del tremendo incidente costato la vita ai due trentaseienni, il tratto del raccordo autostradale interessato dall’accaduto è stato chiuso al traffico per oltre quattro ore fra la notte e l’alba di ieri. I mezzi in arrivo sono stati temporaneamente deviati dagli agenti della Polizia stradale, con uscita obbligatoria a Prosecco e rientro a Sistiana per proseguire poi in direzione Monfalcone e Venezia. Completati i rilievi di legge e riportata alla normalità la situazione, la regolare circolazione è stata ripristinata quando mancavano pochi minuti alle 8 del mattino.
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