Fallimento Alikè: no al patteggiamento per Dimitri Passaro

«Inammissibile». L’istanza di patteggiamento richiesta nuovamente ieri dagli avvocati di Dimitri Passaro è stata respinta. Questa la decisione del collegio giudicante di Trieste presieduto da Filippo...

«Inammissibile». L’istanza di patteggiamento richiesta nuovamente ieri dagli avvocati di Dimitri Passaro è stata respinta. Questa la decisione del collegio giudicante di Trieste presieduto da Filippo Gulotta e composto anche dai giudici Francesco Antoni e Massimo Tomassini, nell’udienza sul crac Alikè. Udienza al termine della quale la prosecuzione del procedimento è stata fissata al 6 maggio. In quella data partirà l’audizione dei testi. Per Dimitri Passaro, ex amministratore della holding immobiliare fallita il 19 febbraio 2009 con un crac da 25 milioni di euro e proprietaria anche di villa Hausbrandt (proprio lì, al numero 241 di viale Miramare del capoluogo giuliano, aveva sede la holding), l’iter procederà dunque con il dibattimento. Diversamente da quanto definito per l’altro ex amministratore, che lo scorso novembre aveva patteggiato la pena di due anni e 6 mesi dopo aver pagato alla curatela un milione e 450mila euro. L’accusa, a carico di entrambi: bancarotta fraudolenta. Dopo il rinvio a giudizio stabilito in sede di udienza preliminare, quando il pm Antonio Miggiani si era opposto all’istanza di patteggiamento allora avanzata per Passaro dai suoi avvocati difensori, Alberto Tarlao e Livio Grapulin, ieri i legali hanno tentato di reiterare la la richiesta. Legandola, questa volta, a un futuro parziale risarcimento del danno, quantificato in 600mila euro. Ma i giudici hanno rilevato come questo dettaglio non fosse appunto stato inserito nella prima richiesta, ritenendo pertanto che «non è possibile in questa sede valutare se il dissenso manifestato in sede di udienza preliminare dal pubblico ministero sia stato giustificato o meno» e inoltre come «l’istanza oggi proposta, in quanto nuova e diversa da quella precedente, non rientra - specifica l’ordinanza emessa dal collegio giudicante - nella previsione di cui articolo 448» del Codice di procedura penale: per questo, l’istanza è stata giudicata non ammissibile. Niente patteggiamento per Passaro. Il pubblico ministero, prima della lettura della decisione dei giudici, si era opposto alla richiesta dei legali di Passaro, rilevando come in effetti il pagamento degli annunciati 600mila euro a favore del fallimento Alikè non fosse stata ancora ecorrisposto. Sull’entità della cifra era giunto anche un parere favorevole, per quanto informale, da parte dell’avvocato della parti civili.(m.u.)

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