Fari, sequestro milionario per Iva “evasa”

Lo storico imprenditore della Baia nel mirino della Procura, che lo considera amministratore di fatto della Sistiana Resort
Di Piero Rauber e Tiziana Carpinelli
Foto Bruni 15.10.14 Rizzani De Eccher al Piccolo
Foto Bruni 15.10.14 Rizzani De Eccher al Piccolo

Non aveva versato l’Iva nel 2012. Per questo tre quote del Fondo immobiliare Rilke a lui intestate, per un valore complessivo che la Procura indica in quasi tre milioni di euro, gli sono state sequestrate. Destinatario per l’appunto di un sequestro preventivo emesso il 29 ottobre ed eseguito giovedì scorso dalla Polizia tributaria del Gruppo tutela entrate, nella filiale del Monte Paschi di Siena di Monfalcone, è Ivano Fari, storico imprenditore della Baia di Sistiana, ultimo amministratore a inizio anni ’90 della Fintour e uomo di fiducia del mantovano Carlo Dodi, vero “motore” in questi anni del rilancio della Baia medesima.

La misura è stata disposta a Foro Ulpiano dal giudice per le indagini preliminari Laura Barresi, su iniziativa e richiesta della stessa Procura della Repubblica di Trieste, diretta dal procuratore capo Carlo Mastelloni, in base a un fascicolo del pubblico ministero Federico Frezza. Fari - ne ha dato notizia proprio la Procura ieri verso l’ora di pranzo - è considerato l’amministratore di fatto della Sistiana Resort Srl, che si occupa di compravendita e mediazione immobiliare: il suo capitale è detenuto dalla Igm Sistiana Mare, di cui lo stesso Fari è amministratore unico.

«Sono stato ritenuto dalla magistratura inquirente amministratore di fatto della Sistiana Resort, società immobiliare capiente e con solido patrimonio che, è vero, non ha versato nel 2012 l’Iva dovuta all’Erario per problemi di liquidità: problemi che credo, dopo il 2011, siano comuni a molte realtà imprenditoriali, ma chiarirò la mia posizione nelle sedi opportune, dopo aver nominato un legale, sto valutando se rivolgermi a un esperto del settore tributario o del diritto societario». Questa è stata ieri pomeriggio proprio la reazione di Fari, 64 anni, originario di Monfalcone, ma residente a Sistiana, che contesta la ricostruzione della Procura in base alla quale lui sarebbe appunto l’amministratore di fatto della Srl. Fari infatti si dichiara «un socio della Sistiana Resort», realtà immobiliare con sede nel Comune di Duino Aurisina «attiva da almeno un decennio, forse più: non essendone l’amministratore di diritto non posso essere preciso sulle date». Stando al suo resoconto l’Iva non è stata versata per alcune fatture su attività presumibilmente connesse alla vendita di immobili («non inerenti Portopiccolo»), ma ne sarebbe stata richiesta la rateizzazione, appunto, per fronteggiare le difficoltà di liquidità. «Tuttavia la rateizzazione - precisa Fari - per legge non esime dai versamenti, di qui il sequestro cautelativo per equivalenza dei miei beni personali. E tra questi anche tre quote, di 250mila euro ciascuna, del Fondo Rilke, che rispetto alle complessive 372 rappresentano lo 0,8%. Ciò oltre a beni immobili e conti finanziari a me intestati in istituti di credito». «Direi dunque - aggiunge - che in questa vicenda Portopiccolo e il Fondo Rilke non c’entrano, se non per il fatto che io sono un quotista». Fari appare comunque sereno, nonostante la notifica degli atti dello scorso venerdì: «La Srl ha patrimonio immobiliare più che sufficiente per sanare il versamento dell’Iva, che è dovuta per le fatture effettuate, e non ho dubbi che si riuscirà a ottemperare alle somme. Anzi credo che alcune rate siano già state pagate. La società comunque non lascerà che la situazione precipiti, il patrimonio, ribadisco, è molto consistente». La Srl, con attività al momento ferme, aveva a suo tempo eseguito, secondo quanto riferito sempre da Fari, operazioni di vendita di immobili.

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