Fedriga riapre dal 15 giugno teatri, cinema e sale bingo in Fvg. Ok alle discoteche dal 19. Centri estivi, meno paletti

TRIESTE Nel giorno in cui si registrano tre nuovi contagi in Fvg, ma nessun decesso, Massimiliano Fedriga firma l’ordinanza numero 17 dell’emergenza sanitaria. Non è il superamento, ma l’integrazione di quanto previsto nella numero 16, che rimane in vigore fino al 30 giugno. Con i contagi in diminuzione è però possibile riaprire qualche altra attività: rinviata al 19 giugno la ripartenza delle discoteche, da lunedì 15 giugno - sempre fino al 30, poi si vedrà - ecco dunque il via libera a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e sale slot, ma anche a spettacoli aperti al pubblico che si svolgano in sale teatrali, sale concerto, sale cinematografiche e in altri spazi all’aperto. Ritornano pure fiere e congressi, pur tra le precauzioni in tempi di convivenza con il virus condivise con le altre regioni.
Nell’ordinanza, che consente per motivate esigenze connesse al percorso di studio il rientro e la permanenza nelle residenze universitarie da parte degli assegnatari di posti alloggio, rientra inoltre un’operazione di alleggerimento in materia di centri estivi.
Un «passo avanti importante verso una condizione di normalità», sottolinea l’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen, spiegando la semplificazione delle procedure: «Per riaprire i centri estivi non serve più attendere l’autorizzazione dal Comune né dall’Azienda sanitaria, sarà sufficiente la Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività. I soggetti già in possesso delle autorizzazioni previste dalle linee guida del 3 giugno, o che hanno già presentato la domanda di autorizzazione, possono naturalmente procedere dal 15 giugno senza rifare l’iter così come modificato. Altro elemento molto atteso – rimarca Rosolen – è il via libera ai pernottamenti».
L’obiettivo è che i servizi dedicati ai bambini e ai ragazzi della fascia 0-17 anni «possano partire senza zavorre normative, giuridiche e psicologiche. Finora – precisa l’assessore – siamo stati costretti a mantenere una serie di restrizioni, semplicemente perché la Regione non aveva l’autonomia per attenuare le misure imposte dallo Stato centrale». Non manca la polemica: «Non è stato edificante assistere, per settimane, a continui e repentini cambi di rotta da parte di un governo nazionale che ha sistematicamente messo scuola, università e servizi per i bambini all’ultimo posto. Il Dpcm dell’11, finalmente, ha aperto un varco per ora circoscritto ai centri estivi. Attendiamo, con impazienza, che il compasso si allarghi a tutto il comparto dell’istruzione».
I protocolli di sicurezza, si legge ancora nell’ordinanza, sono quelli predisposti in conformità con le linee guida contenute in un allegato del Dpcm dell’11 giugno, integrate con il documento approvato dalla Conferenza delle regioni. Un dettato che spiega tutte le regole da adottare nelle attività riaperte: dalla cartellonistica informativa alla misurazione della temperatura corporea all’ingresso, dalla riorganizzazione degli spazi e delle apparecchiature alla garanzia del distanziamento dei clienti. Il gestore di sale giochi, scommesse e bingo è pure tenuto a calcolare e a gestire le entrate in tutte le aree per evitare assembramenti e, dove possibile, deve privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni. Mentre il personale di servizio ha l’obbligo della mascherina e di una frequente igienizzazione delle mani.
L’epidemia, intanto, continua a rallentare. I tre nuovi casi di ieri (uno a Trieste, uno a Udine e uno a Pordenone) portano il totale dal 29 febbraio a 3.290 (1.391 a Trieste, 992 a Udine, 692 a Pordenone e 215 a Gorizia), di cui solo 17 nel mese di giugno. I deceduti sono 342 (195 a Trieste, 74 a Udine, 68 a Pordenone e cinque a Gorizia), mentre gli attualmente positivi (equivalenti alla somma degli ospedalizzati, dei clinicamente guariti e degli isolamenti domiciliari) sulle 24 ore rimangono stabili a 176. Per il terzo giorno consecutivo non risultano esserci ricoverati in terapia intensiva, mentre si trovano in altri reparti 18 persone (-4). Il vicepresidente e assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi completa l’informazione di giornata con i totalmente guariti (2. 772, +3), i clinicamente guariti (68, +4) e gli isolamenti domiciliari (90, come giovedì).—
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