Ferrera fu tra i primi soldati a entrare a Gorizia nel 1947
Compie cent’anno uno dei protagonisti della storia goriziana del Novecento. Si tratta del generale Giacomo Ferrera, tra i primi soldati italiani a entrare a Gorizia il 16 settembre del 1947. Nativo di Genova il 23 maggio 1913, aveva subito abbracciato la vita militare frequentando l’Accademia militare di Modena e completando con il massimo dei voti gli anni di studio. Ufficiale di prima nomina, era scoppiata la seconda guerra mondiale, trovandosi trasferito sul fronte dell’Africa del Nord e, dopo aspri combattimenti, era fatto prigioniero dalle truppe inglesi in Egitto. L’8 settembre 1943 arriva al porto di Brindisi unendosi alla 5° armata americana e partecipando a tutta la campagna d’Italia come capitano della storica divisione Mantova. È entrato a Gorizia a seguito del colonnello Antonio Gualano. Dopo un periodo di stazionamento nella nostra città, la prosecuzione con altri incarichi come la partecipazione alla scuola di guerra negli Stati Uniti e successivamente alle missioni in Germania e in Turchia. Da colonnello e comandante della scuola di fanteria di Cesano. Frattanto si unisce in matrimonio con la nostra concittadina Velia Podbersig risiedendo poi definitivamente a Gorizia che lo considera a tutti gli effetti cittadino di adozione. Lo si vede molto spesso, accompagnato dalla moglie, a compiere la passeggiata nei pressi di via Duca d’Aosta dove risiede per le vie adiacenti nella chiesa dei padri cappuccini . Naturalmente non si contano le sue memorie di guerra che ha scritto con dettagliata precisione in due voluminose interessanti pubblicazioni. Per il suo esaltante giubileo, con tanta gentilezza il parroco di San Rocco don Ruggero Dipiazza gli celebrerà la messa alle 8.30 appositamente nella sua abitazione. Al pomeriggio 17, il generale Ferrera con la consorte, offrirà un simpatico rinfresco ai Tre soldi goriziani di corso Italia. Interverranno il presidente provinciale dell’Associazione degli ufficiali in congedo Paolo Sluga e altrettanti colleghi e amici che lo stimano e che hanno collaborato con lui durante tutta la sua lunga e prestigiosa carriera al servizio della patria.
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