Ferriera, video-denuncia di un operaio

Pubblicato dal “Fatto quotidiano”. Il pm Frezza: «Ma è il modo corretto per trattare il catrame». Lucchini: tutto a norma
Di Silvio Maranzana e Corrado Barbacini
Foto Bruni 31.07.13 Arvedi cav. Giovanni
Foto Bruni 31.07.13 Arvedi cav. Giovanni

Una sostanza densa e scura versata a terra da un operaio della Ferriera di Servola. «È il catrame che esce dalla cokeria e viene buttato sul carbon fossile», racconta un dipendente opportunamente mascherato spiegando il video girato con un telefonino da un collega e che il giornale “Il fatto quotidiano” ha pubblicato sul proprio sito web facendo ridivampare la polemica sulla situazione ambientale nel comprensorio di Servola. Ieri mattina i tecnici dell’Arpa hanno effettuato il campionamento dei cumuli di catrame prodotto dagli impianti della Ferriera. L’intervento è stato disposto dal pm Federico Frezza, dopo la segnalazione giunta all’Arpa stessa da parte di alcuni operai. È la denuncia che è stata diffusa nell’edizione di ieri del “Fatto”. «Come pubblico ufficiale ho l’obbligo di effettuare tutti gli accertamenti necessari», ha dichiarato Italo Pellegrini, direttore del dipartimento dell’Arpa, confermando il campionamento nello stabilimento. Entro qualche giorno saranno ultimate le analisi di quella che è stata definita una sostanza densa e di colore scuro che - così appare nel video messo in rete - viene versata a terra.

Ma già emergono particolari che in qualche modo rovesciano la situazione denunciata all’Arpa. Perché il trattamento del catrame «è indicato dall’Aia come la migliore cosa da fare» spiega il pm Federico Frezza. In sostanza il catrame è un sottoprodotto della cokeria. E ai fini della “Bat” (Best available tecniques) è possibile riciclare proprio i residui utilizzando il carbon fossile. Va in questo senso anche la dura replica di Lucchini spa. In una nota «smentisce categoricamente che le operazioni effettuate nello stabilimento di Trieste siano realizzate fuori dal rispetto delle normative ambientali vigenti», e precisa che «rappresentano un’attività di recupero assolutamente prevista nel processo produttivo come definito dalle migliori tecniche disponibili per la prevenzione e il controllo integrato dell’inquinamento ai sensi della direttiva 2010/75/Ce, appunto la Bat 57 che recita: “riciclare i residui di produzione... con ricircolo nel carbon fossile di alimentazione del forno da coke”. Come definito dalla Bat 57 - prosegue Lucchini - dal processo della cokeria viene generato un residuo chiamato “polverino di catrame” che viene riutilizzato all’interno dello stesso ciclo produttivo. Tale residuo non è da confondere con il “catrame”, definito sottoprodotto di cokeria avente valore economico e pertanto venduto sul mercato per l’industria di bitumi e asfalti. Proprio in conformità a quanto disposto dalla Bat - chiude l’azienda - è stata rilasciata l’Autorizzazione integrata ambientale».

«L’unica affermazione che posso fare in merito è che stamattina (ieri, ndr) c’è stata una visita nello stabilimento dei tecnici Arpa - afferma Umberto Salvaneschi segretario provinciale Fim-Cisl - attendiamo le loro verifiche». «È previsto dai regolamenti che una quota di catrame sia smaltita all’interno - aggiunge Antonio Rodà, segretario provinciale Uilm - ma sono procedure tecniche di cui forse solo le Rsu possono essere testimoni». «Escludo che nell’ultimo anno ci siano arrivate segnalazioni su presunte irregolarità di questo tipo - spiega Franco Palman, Rsu della Uilm - non siamo in grado di controllare quanto accade in uno stabilimento così grande. Se c’è qualcosa di irregolare è giusto che venga perseguito, potrà forse valutarlo l’Arpa». Ma Luigi Pastore, ex addetto al parco ghisa oltre che ex rappresentante per la sicurezza, ribadisce le sue denunce: «Per anni ho raccolto segnalazioni di irregolarità che mi venivano sottoposte dai colleghi. Le affiggevo nelle bacheche in azienda e le inoltravo all’Azienda sanitaria che qualche volta è intervenuta. Mi era stato anche detto che il catrame veniva sversato sul fossile, ma non ne sono mai stato testimone diretto. Un fatto allarmante l’ho visto però di persona: la macchina a colare veniva fatta procedere senza i rotini cioé le ruote di traino, operazione pericolosissima perché si può rompere il nastro». «Il tipo di smaltimento che si nota nel video è perlomeno discutibile - interviene l’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni - perché quella massa appiccicosa che si vede rovesciare non può essere polverino di catrame. Posso però anche dire che un’azione del genere ha una ricaduta sulla salute assolutamente minima. Chiaro che domani (oggi, ndr) intendo immediatamente sincerarmi di quanto hanno accertato i tecnici dell’Arpa». Il deputato della Lega Massimiliano Fedriga chiede che la Ferriera venga chiusa subito e Serracchiani e Cosolini rimuovano dall’incarico gli assessori all’Ambiente regionale e comunale.

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