«Fincantieri assuma i lavoratori Gurian»

Due richieste molto forti. Una all’indirizzo della Fincantieri «perché per festeggiare l’ingresso in Borsa assuma la quarantina di ex dipendenti della Gurian, oggi alle soglie della mobilità». L’altra rivolta alle istituzioni «affinché si definiscano nuove norme per quanto concerne le gare al massimo ribasso. Dovessero persistere le condizioni attuali, per i lavoratori i diritti diventerebbero un miraggio e i salari inaccettabili».
A farle ieri sono stati i rappresentanti della Fiom, nel corso di una manifestazione svoltasi davanti al palazzo della Marineria, sede della Fincantieri. «Il prossimo 17 luglio – ha ricordato il segretario provinciale della sigla, Stefano Borini – una quarantina di ex dipendenti della Gurian, ora in fallimento, dopo 12 mesi di cassa integrazione straordinaria e il vano tentativo di una cordata di imprenditori locali di riavviare l’attività, saranno licenziati e messi in mobilità. Questa condizione – ha aggiunto Borini – è frutto delle grandi problematiche accusate all’interno della filiera degli appalti che riguardano l’indotto della Fincantieri».
Sasha Colautti, della segreteria provinciale della Fiom, ha precisato che «la Fincantieri ha pesanti responsabilità nella gestione degli appalti, in particolare, a Trieste, nel settore delle riparazioni navali. Lo scenario che si aprirà con la quotazione in Borsa – ha aggiunto – permette di guardare in molte direzioni, perciò le future commesse di cui la Fincantieri beneficerà dovrebbero essere considerate proprio nella prospettiva di un recupero degli ex lavoratori della Gurian, che hanno pagato il prezzo del meccanismo del massimo ribasso».
Borini ha ripreso il ragionamento accusando la Fincantieri di inerzia «perchè l’azienda – ha sottolineato – non ha nemmeno accolto l’invito fattole dalle sigle Cgil, Cisl e Uil, nell’ottobre dello scorso anno, che riguardava l’utilizzo delle aree e degli impianti dell’ex Arsenale triestino San Marco». Borini ha indirizzato una precisa accusa anche al presidente del consiglio, Matteo Renzi, che recentemente ha partecipato al varo di una nave della Fincantieri.
«E’ troppo comodo presentarsi solo quando c’è da festeggiare – ha concluso il segretario provinciale della Fiom – bisogna invece ricordarsi di coloro che stanno vivendo una condizione di estrema difficoltà economica e personale e senza i quali quelle navi di cui ci si vanta nel mondo non sarebbero state costruite. La quotazione in Borsa – ha concluso – non risponde all’impellente domanda di lavoro e di reddito che caratterizza migliaia di disoccupati di Trieste».
Ugo Salvini
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