Fincantieri-sindacati, firmato l’accordo: più controlli sugli appalti

Fincantieri ha firmato con i sindacati Fim, Fiom, Uilm e con l’Esecutivo del coordinamento sindacale, un protocollo d’intesa per rafforzare il modello produttivo e il sistema degli appalti della filiera. Un’intesa che, afferma il gruppo, potenzia le iniziative già avviate in tema di legalità, sicurezza, qualità del lavoro e inclusione sociale.

Il documento, che rappresenta anche una risposta del gruppo alle polemiche delle ultime settimane sul caso Monfalcone, consolida un impianto regolatorio avanzato che dà continuità ai progetti per ridurre il mismatch occupazionale, dai programmi di recruiting ai processi di innovazione tecnologica, e delinea le basi del piano di evoluzione dell’indotto, con una semplificazione del sistema degli appalti. Sul fronte sociale, trovano ulteriore impulso strumenti per i lavoratori dell’appalto, come i corsi di lingua e i servizi di mediazione culturale. Ampio spazio è dedicato anche alla salute e sicurezza e viene consolidato il modello partecipativo, con la costituzione della Commissione nazionale Sistema Produttivo e Appalti.

«Il protocollo costituisce un passaggio fondamentale nel percorso di crescita della nostra filiera», ha detto Luciano Sale, Direttore Human Resources & Real Estate di Fincantieri. «L’accordo, risultato di un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali, ci permette di affrontare con ancora maggiore solidità e trasparenza le sfide del nostro modello produttivo, accompagnando l’evoluzione industriale con strumenti innovativi e una gestione condivisa». Le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione per il risultato, definendo l’accordo «un passo di avanzamento per la regolamentazione e il controllo del sistema dell’indotto » e che richiede ora il supporto delle amministrazioni locali per accompagnare la crescita industriale del gruppo. —