Firme per istituire un volo low cost Ronchi-Napoli

Da Ronchi esiste un solo volo di Alitalia per Napoli, peraltro a rischio di soppressione, a costi proibitivi: una famiglia di 4 persone spende circa 800 euro. Spese elevate anche con i treni, dopo la soppressione delle tratte a lunga percorrenza da Monfalcone verso il Sud Italia: si parla di viaggi da 700 euro.
Il Comitato “Liberi di volare” ha promosso una raccolta firme per l’istituzione di un volo “low cost” Trieste-Napoli. E il Circolo Sel di Monfalcone ha aderito all’iniziativa, approdata ieri in piazza della Repubblica, e che sarà ripetuta anche sabato prossimo, sempre dalle 10 alle 12. «Il Comitato - spiega il consigliere comunale di Sel, Giovanni Iacono - è sorto per rispondere ad una domanda di molti residenti e pendolari campani presenti nell’Isontino. È ferma opinione di Sel che uno Stato moderno debba preoccuparsi di garantire servizi adeguati ai suoi cittadini che per lavoro, o famiglia, viaggiano in tutto il territorio nazionale. Anche questa vertenza, promossa autonomamente dal Comitato di Gorizia, e che presenta anche significative ricadute turistiche sia per la stagione invernale, sia soprattutto per rendere partecipi altri cittadini italiani delle prossime celebrazioni per la Prima Guerra Mondiale, trova sostegno da parte di Sel, nel solco della politica per il sostegno alla mobilità territoriale, tra cui la richiesta di riattivazione dei treni a lunga percorrenza tra Nord e Sud d’Italia sulla dorsale adriatica in particolare. Su questi temi presenteremo una richiesta d’intervento urgente ai sindaci e alle autorità aeroportuali». Il Comitato “Liberi di volare” è nato dall’esigenza di promuovere voli “low cost”, a costo minore rispetto a quelli praticati da Alitalia, dallo scalo di Ronchi verso Napoli, per offrire un servizio a prezzi contenuti alla numerosa comunità di campani residenti in regione. «Attualmente - viene spiegato - questi corregionali sono costretti a usare l’aeroporto di Venezia o di Treviso, con oneri aggiuntivi derivanti dai costi per gli spostamenti e per il maggior tempo impiegato. L’attivazione di un volo “low cost” comporterebbe benefici per tutta la comunità regionale, visto che lo scalo di Ronchi guadagnerebbe dell’aumento di viaggiatori sottratti dagli aeroporti veneti, una promozione anche sotto il profilo turistico».
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