Fondi dello Stato mai impiegati: persi sei milioni per le scuole di Trieste

Punto Franco: «Finanziamenti decaduti. Chiederemo un accesso agli atti».Lodi conferma: «Vero ma mi sto attivando per aprire nuovi canali di contributo»

Lilli Goriup
Giorgio Sclip, Paolo Altin e Alberto Pasino hanno sollevato ieri il caso. Andrea Lasorte
Giorgio Sclip, Paolo Altin e Alberto Pasino hanno sollevato ieri il caso. Andrea Lasorte

TRIESTE A causa di un intoppo burocratico il Comune ha perso il diritto a ottenere una serie di contributi statali per sei milioni di euro. I soldi sarebbero andati a beneficio dell’edilizia scolastica, più nello specifico delle scuole Caprin e Fonda Savio. A sollevare il caso è il gruppo consiliare di Punto Franco. L’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi si dice «arrabbiata», conferma l’errore attribuendone le cause agli uffici, ed evidentemente a un sottodimensionamento degli stessi, riferisce inoltre di aver già provveduto a reperire dei canali di finanziamento sostitutivi. E, a nome di Fratelli d’Italia, chiede un incremento del personale del dipartimento.

Sul tema ieri mattina i consiglieri di Punto Franco – Paolo Altin, Alberto Pasino e Giorgio Sclip – hanno convocato un’apposita conferenza stampa.

«Il primo febbraio il ministero dell’Istruzione ha ufficializzato al Comune la decadenza di uno stanziamento destinato alla Caprin per un importante intervento di adeguamento antisismico», ha esordito Altin: «Il motivo? La mancata aggiudicazione dell’intervento, per cui il Comune dovrà anche restituire allo Stato un anticipo di 600 mila euro. Il finanziamento perduto risale a un decreto del 2017. Il Comune finora aveva ottenuto tre proroghe, mentre adesso subentra la decadenza: chiederemo un accesso agli atti per verificarne le esatte circostanze. Un analogo finanziamento da tre milioni di euro sulla Fonda Savio sembra inoltre destinato a fare la stessa fine». Una circostanza giudicata grave, da parte della civica di centrosinistra, a maggior ragione perché riguarda il tema della sicurezza all’interno degli edifici scolastici. «Evidentemente fare annunci sull’avanzo di bilancio non è automaticamente sinonimo di buon governo», ha proseguito Altin: «A questo proposito, prendiamo atto della totale mancanza di spirito democratico, da parte della maggioranza, che nei giorni scorsi si è dimostrata indisponibile a coinvolgerci nelle scelte circa la destinazione delle risorse che si sono rese virtualmente disponibili».

Contattata per una replica, Lodi ha risposto nel merito dei sei milioni di euro perduti: «Massima trasparenza da parte mia. Quanto sostiene Punto Franco è vero e sono furiosa. È inaccettabile non ottenere la proroga di due finanziamenti su altrettanti edifici scolastici. Ho convocato gli uffici e chiesto delucidazioni: come assessore io non gestisco direttamente questo tipo di scadenze ma dò agli uffici un impulso politico, mi attivo anche per cercare finanziamenti, mettendoci la faccia ogni giorno. Fatti del genere non devono più accadere. Mi sono ad ogni modo già mossa per trovare una soluzione. Per la Fonda Savio c’è un canale di finanziamento ministeriale alternativo, da tre milioni di euro, che pareggiano la cifra persa. Per la Caprin sto spingendo per un contributo con la Regione. Non mollo finché non parte il cantiere». Così ancora Lodi: «Come nella scorsa consiliatura, Fdi continua a chiedere la riorganizzazione del dipartimento e l’incremento del personale, a maggior ragione alla luce di quanto accaduto e dei finanziamenti Pnrr in arrivo».—

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