Formazione il giornale al liceo, al via la seconda edizione

nella foto allegata: da sinistra, Leopoldo Petto (docente), Maria Teresa Bassa Poropat (presidente Provincia Trieste), Pierluigi Sabatti (docente), Paolo Possamai (direttore Piccolo)
Nella foto: da sinistra, Leopoldo Petto (docente), Maria Teresa Bassa Poropat (presidente Provincia Trieste), Pierluigi Sabatti (docente), Paolo Possamai (direttore del Piccolo)
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TRIESTE
Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di circa novecento studenti, anche quest'anno riparte nelle scuole superiori triestine il "Laboratorio di scrittura giornalistica". Il progetto, realizzato grazie a una collaborazione tra la Provincia e Il Piccolo, si svilupperà in un'ottantina di lezioni di due ore ciascuna, durante le quali professionisti di provata esperienza quali il giornalista Pierluigi Sabatti e l'ex vicedirettore del Piccolo Leopoldo Petto insegneranno ai ragazzi delle classi che parteciperanno all'iniziativa i rudimenti del mestiere - come viene redatto un quotidiano, come si costruisce una notizia, come si gestiscono le fonti - ma non solo quelli.
«Oltre a offrire agli studenti la possibilità di accostarsi alla professione giornalistica, il Laboratorio sarà una palestra per l'esercizio del pensiero critico, essenziale per essere cittadini consapevoli», spiega la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat. Ed è questo il dato che sta più a cuore anche a Pierluigi Sabatti, alla sua seconda esperienza come insegnante del laboratorio di scrittura: «In un mondo in cui il bombardamento di notizie è quotidiano - ribadisce Sabatti - e passa attraverso molteplici mezzi, dalla carta stampata, alla tv, a internet, servono gli strumenti per orientarsi nella giungla dell'informazione».
Al progetto, che coinvolgerà i licei classici Alighieri e Petrarca, i licei scientifici Oberdan, Galilei e Prešeren, il liceo pedagogico Slomšek e il Carducci, prenderanno parte quest'anno 27 classi e circa seicento studenti. Anche in questa edizione tutti gli elaborati prodotti dai ragazzi saranno pubblicati sul sito web de "Il Piccolo" (www.ilpiccolo.it), mentre i migliori verranno riuniti in un tabloid che sarà distribuito gratuitamente nelle edicole insieme al quotidiano. E magari tra i ragazzi che seguiranno le lezioni ce ne sarà qualcuno che in futuro diventerà giornalista a tutti gli effetti.
«È successo più d’una volta in passato - ricorda Leopoldo Petto - che uno studente si trasformasse poi in un nostro collaboratore, fornendoci notizie di cui non eravamo in possesso. I ragazzi dimostrano capacità e sensibilità a volte sottovalutate e possono davvero diventare delle antenne sul mondo giovanile». «A convincerci a ripetere l’esperienza - prosegue Sabatti - è stato anche l’entusiasmo con cui insegnanti e studenti hanno accolto questa iniziativa nella scorsa edizione». Ai reporter in erba, poi, ma anche a tutti gli altri, va insegnato anche a essere giornalisti con la schiena dritta.
Diceva Indro Montanelli: «Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore». E in effetti, fa notare l’assessore provinciale alle politiche educative Adele Pino, il problema dell’autonomia della stampa è quanto mai attuale. «Per ricordare un esempio di autonomia – risponde il direttore del Picccolo Paolo Possamai – porteremo nelle classi una pagina storica del quotidiano locale, il primo editoriale di Teodoro Mayer, il più breve che si ricordi, che recitava: ”Saremo indipendenti, imparziali, onesti”». Il Laboratorio di scrittura giornalistica, di cui l’assessore Pino sottolinea la valenza formativa, partirà nei prossimi giorni anche se, fa notare ancora l’assessore, «quest’anno ci sono state maggiori difficoltà nel realizzarlo, a causa di una riforma che impone la riduzione dei quadri orari e rende più difficile creare momenti di arricchimento dell’offerta formativa».
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