Fra gli “eroi” del Mezzalama c’è il goriziano Interbartolo

C’è anche un atleta goriziano tra gli “eroi” del Mezzalama 2019. È lo sci alpinista Andrea Interbartolo, capace di portare a termine nei giorni scorsi assieme ai due compagni di squadra della formazione del team Friuli Aldo Moro Paluzza l’edizione di quest’anno (considerata forse la più dura di sempre) del Trofeo Mezzalama, la più importante e difficile gara di sci alpinismo a livello mondiale. L’evento, giunto alla 22° edizione, si disputa sui ghiacciai della Valle d’Aosta, sul massiccio del Monte Rosa, dove si sono date battaglia oltre 300 squadre provenienti da tutto il mondo e formate da tre elementi ciascuna.
Quella della nostra regione era composta, oltre che dal trentasettenne goriziano Interbartolo, anche da Davide Fusetti di San Vito al Tagliamento e da Massimo Calligaris di Nimis. I tre sono riusciti a chiudere la loro fatica in 9 ore e 30 minuti, arrivando al traguardo stremati ma al tempo stesso orgogliosi per un successo rappresentato anche solo dall’aver vinto la sfida con se stessi e con le intemperie. Il tutto lungo un percorso di oltre 43 chilometri sulle nevi del Rosa, con oltre 4 mila metri di dislivello positivo da coprire, partendo da Cervinia per arrivare sci ai piedi a Gressoney, passando per il Colle del Breithorn, il Colle di Verra e il rifugio Quintino Sella. «Abbiamo percorso lunghi tratti di ghiacciaio – racconta Interbartolo –, e passaggi sulle creste in cordata. Ma al di là delle difficoltà tecniche, questa edizione è stata durissima a causa delle condizioni meteorologiche, con venti molto forti e temperature fino a venti gradi sottozero nelle quote più elevate». Ecco perché il Mezzalama 2019 è stato considerato tra le gare più difficili di sempre, e ha costretto oltre cento squadre ad abbandonare la gara per ritiro o per aver superato i tempi limite entro i quali passare i due cancelli orari disposti lungo il percorso. Per Interbartolo, peraltro, quello sul Monte Rosa è stato un ritorno dopo l’esperienza nella corsa in montagna (altra sua specialità) dello scorso anno, quando affrontò con l’altro goriziano Alessandro Trampus la Monte Rosa Sky Marathon, la corsa trail più alta d’Europa. —
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