Frequenze “in multiproprietà”, out i programmi radio in Dab

Saltati all’improvviso i segnali  di emittenti come Radio24  dopo l’avvio di trasmissioni slovene sullo stesso canale utilizzato da Dab Italia
Il presentatore di Radio 24 Giuseppe Cruciani
Il presentatore di Radio 24 Giuseppe Cruciani

TRIESTE. Un vuoto di segnale che, a breve, dovrebbe rientrare. È quello lamentato da molti automobilisti, abituati ad ascoltare in macchina i loro programmi radiofonici preferiti, dagli approfondimenti di Radio24 alle proposte musicali di Rds, utilizzando il sistema Dab, acronimo che sta per Digital Audio Broadcasting ed indica lo standard che permette alle stazioni radiofoniche di trasmettere contenuti in digitale con qualità paragonabili a quelle di un Cd.

All’improvviso, di recente, quei programmi sono diventati irraggiungibili, tranne che in qualche rara “isola” cittadina, nell’intero territorio di Trieste. Com’è stato possibile? A sciogliere il rebus è ora direttamente Dab Italia Scpa, la società consortile che si occupa di diffondere alcune delle radio più ascoltate d’Italia in Dab. «Il ministero delle Telecomunicazioni – spiega in una nota Dab Italia Scpa – d’accordo con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), a breve ci assegnerà un nuovo canale di trasmissione. Questo – continua il testo – ci permetterà di proseguire l’espansione della rete e finalmente raggiungere Trieste con uno o più ripetitori locali. Finora – conclude Dab Italia Scpa – nel territorio di Trieste si utilizzavano i segnali provenienti dal Friuli (ripetitore di Porzus), o dal Veneto (Velo veronese)».

Il problema dell’improvvisa interruzione del segnale, che aveva messo in allarme molti automobilisti-radioascoltatori, sempre stando alle spiegazioni fornite da Dab Italia Scpa, era dovuto al fatto che lo stesso canale assegnato qualche tempo fa a titolo provvisorio e in via sperimentale al consorzio è utilizzato anche dalla Slovenia, Che, da una decina di giorni, ha iniziato proprio su quel canel le trasmissioni del secondo Mux, sigla che sta per Multiplex, la tecnica usata per trasmettere i segnali, sia radio sia televisivi, del digitale terrestre. Questa tecnica permette di “impacchettare” le trasmissioni di diverse emittenti e farle viaggiare fino a casa nostra sulla stessa banda di frequenza elettromagnetica. Grazie all’adozione del Multiplex, in sostanza, si possono usare meno frequenze per trasmettere più canali.

Mistero risolto dunque, anche se sarà necessario attendere ancora qualche giorno per vedere ripristinato il segnale di Radio 24 e delle altre emittenti. Del resto a Trieste, soprattutto nelle aree del circondario, cioè sul Carso e sulla costiera in particolare, l’abitudine a perdere il segnale del telefonino diffuso dalle compagne nazionali e adattarsi, per chi ne ha la possibilità, a quello della Slovenia e della Croazia, è diventata una necessità. La vicinanza geografica comporta anche questo tipo di interferenze in un etere sempre più carico di segnali. 


 

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