Fumo a scuola, neanche all’aperto

Molti lo considerano una sciocchezza, altri una cosa giusta, ma chi sa veramente cosa contiene il decreto legge 104 del 12 settembre 2013? Solo coloro che si sono veramente informati, andando a leggere interamente questo decreto legge, perché, come spesso succede, si pensa di sapere le cose, semplicemente avendone sentito parlare, senza essersi documentati. Infatti l'argomento principale di questo decreto si pensa sia “il divieto di fumo nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie”, mentre questa è solo una piccola parte del decreto che, invece, vuole essere indirizzato in generale al miglioramento del benessere all'interno degli istituti scolastici. Naturalmente, però, essendo la parte che riguarda più da vicino, essa è anche quella che viene maggiormente discussa con diversi punti di vista e quindi anche diversi pareri su di essa.
Questo decreto legge si pone l'obbiettivo, prima dell'inizio dell'anno scolastico, di iniziare a migliorare la qualità del benessere all'interno dell'ambiente scolastico. Infatti lo Stato, all'interno di questo decreto, stabilisce tutta una serie di problematiche dell'ambiente scolastico, compreso il fumo, e mette a disposizione contributi per affrontarle e cercare quindi di eliminarle. In questo modo si potrebbero anche risolvere alcuni problemi, come l'edilizia scolastica, le aule e i laboratori inutilizzati, il personale scolastico che cambia ogni anno, e molti altri che non sto qui ad elencare, perché altrimenti non finirei più. Ma tutte queste cose positive che effettivamente potrebbero cambiare anche se di poco l'ambiente scolastico, vengono nascoste agli studenti, forse perché si pensa che non siano in grado di capire? O magari nemmeno le istituzioni scolastiche si sono documentati attentamente su questo argomento? Per il momento ancora non lo so, ma lo voglio scoprire.
Per quanto riguarda la piccola parte del fumo, invece, le opinioni sono molto diverse soprattutto fra i professori, mentre fra gli alunni c'è un'opinione quasi generale. Infatti l'idea principale è che il divieto di fumo negli spazi esterni sia una sciocchezza, perché comunque i ragazzi o trovano il modo di fumare di nascosto o comunque non riescono a smettere di fumare a meno che non lo vogliano davvero. Per quanto riguarda i professori, invece, forse si possono suddividere più o meno in due categorie: i fumatori e i non fumatori. Infatti i non fumatori generalmente considerano giusto non poter fumare anche negli spazi esterni, per evitare anche il fumo passivo per coloro che non fumano, mentre i fumatori, comunque vorrebbero modificare il decreto in questo punto, limitando il divieto e permettendo di fumare almeno a coloro che non riescono a starne senza.
In conclusione per quanto riguarda l'intero decreto legge bisogna ancora vedere come sarà sfruttato da ogni singola scuola per migliorare il welfare degli studenti ma anche del personale scolastico. Mentre per la parte del fumo si può dire che ha provocato un generale malcontento, sia per quanto riguarda gli studenti che i professori “non fumatori”, mentre per quanto riguarda i professori “non fumatori”, essendo considerata una cosa giusta, che doveva essere fatta, si ritrovano quasi sollevati dal fatto che finalmente sia stata fatta.
Irene Viviani
Classe IV C
Istituto tecnologico
per geometri Max Fabiani
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