Funerali disturbati da auto in sosta

Nonostante i divieti, l’accesso alla chiesa spesso impedito dai mezzi parcheggiati
Bonaventura Monfalcone-10.10.2012 Funerale Lucio Foschian-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-10.10.2012 Funerale Lucio Foschian-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Non c’è pace nel centro di Staranzano. Questa volta nel mirino sono finite le auto perennemente in divieto sosta di fronte alla chiesa di San Pietro e Paolo, che “bloccano” i funerali e costringono i parenti dei defunti a parcheggiare lontano dalla chiesa.

Una protesta quasi quotidiana, trasformatasi in una prassi che non accenna a scomparire e neanche a diminuire, nonostante i cartelli posti sul marciapiede che indicano il divieto dalle ore “zero alle 24”.

«Anche nei giorni scorsi – spiega Andrea Bertossi, che si fa portavoce delle lamentele – durante un funerale, quando è arrivato il carro funebre che portava la bara in chiesa, familiari e parenti del defunto, anche quelli più stretti, non hanno potuto scendere dalla macchina ma hanno dovuto andare a parcheggiarla nell’area delle “Stalle rosse”, adiacente al cortile della parrocchia, in via De Amicis».

Lo stesso inconveniente si presenta al termine della cerimonia. «Il perché di questa situazione - continua Bertossi - è presto spiegato: la strada è piena di macchine parcheggiate, mentre i loro conducenti si godono tranquillamente il caffè al bar di fronte alla chiesa. Quasi sempre i vigili sono presenti ai funerali, e raramente fanno spostare queste macchine. Ci vorrebbe il carro attrezzi per portarle via. Credo che stiamo andando oltre i limiti, poichè si comincia a non avere più rispetto per i nostri morti. Neanche nel Terzo mondo succedono queste cose, ma a Staranzano sì».

La Polizia municipale respinge queste accuse, definendole “gratuite” in quanto specie davanti alla chiesa i vigili sono inflessibili. «E’ una bufala questa affermazione – dicono i vigili – poiché proprio sabato scorso, durante un funerale, sono state elevate diverse contravvenzioni. Il segnale indica chiaramente che in quella posizione non si può stare. Noi multiamo tutti quelli che non osservano la regola».

Ciro Vitiello

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