Ladri ancora all’assalto dei bar a Trieste: da “040” due raid in 7 giorni
Non si ferma l’ondata di furti in centro a Trieste: stavolta però i ladri se ne sono andati a mani vuote dopo aver forzato la porta d’ingresso e aperto il registratore di cassa

Non si placa l’ondata di incursioni nei locali del centro. I ladri fanno il bis all’interno del bar “040 Social Food” affacciato sul Canal Grande, in via Rossini. È il secondo raid in una settimana. Stavolta però se ne sono andati a mani vuote dopo aver forzato la porta d’ingresso e aperto il registratore di cassa, che era vuoto.
Il contenitore con le mance destinate ai camerieri e le bottiglie di alcolici più a portata di mano erano già stati trafugati la settimana scorsa. La stessa notte in cui erano stati colpite altre tre attività del Borgo Teresiano: il “Ones bar” di via Trento, il “Bar Borsa” di via della Cassa di Risparmio e la “Trattoria di Napoli” in piazza Ponterosso. L’altra notte niente refurtiva dal locale di via Rossini. Danni invece sì, fortunatamente coperti da assicurazione. Sul caso indagano i Carabinieri, che hanno già acquisito i filmati della videosorveglianza.
Il blitz è andato in scena nella notte tra mercoledì e giovedì, secondo un copione ormai trito e ritrito. Serratura forzata e grinfie sul registratore di cassa. A differenza di altri bersagli presi di mira, lo “040 Social Food” è stato risparmiato almeno dalla spaccata. Chi cercava soldi facili non ha frantumato la vetrata del locale. Una magra consolazione, comunque, per chi ormai convive con l’incubo che la propria attività venga danneggiata e depredata. Anche a più riprese, come raccontano le cronache delle ultime settimane.
Il caso più emblematico è quello del “Bar Borsa”, assaltato tre volte in venti giorni. Tanto che all’ennesima incursione (non andata a buon fine) i titolari del buffet hanno affidato ai social un appello esasperato. «Abbiamo fatto quanto era in nostro potere – recitava il post –. Chiediamo con forza che le istituzioni, gli organi di controllo e chi è preposto alla tutela del territorio agisca con urgenza. Chiediamo presenza, prevenzione, risposte concrete». Il sospetto degli esercenti è che gli autori siano sempre gli stessi, spinti a replicare i raid, incuranti delle telecamere e del rischio di attirare l’attenzione di eventuali passanti.
Nelle ultime settimane c’è stata una recrudescenza del fenomeno di furti e spaccate ai danni dei pubblici esercizi, proprio all’inizio della stagione turistica. Sono stati almeno 12 negli ultimi due mesi, contando i soli episodi finiti alla ribalta delle cronache.
La media è di un raid ogni 5 giorni. Ma talvolta si assiste a una vera e propria raffica, con più attività assaltate in poche ore. E se fino a qualche mese fa il territorio di caccia prescelto era soprattutto Viale XX Settembre, ultimamente il quadrante sotto assedio è il Borgo Teresiano.
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