Gara dei rimorchiatori, l’Ue taglia i posti

La Capitaneria di porto spiega in commissione consiliare perché il bando riduce l’organico: «Applichiamo le regole europee»
Di Silvio Maranzana
Lasorte Trieste 30/12/13 - CAPITANERIA DI PORTO - Conferenza stampa di fine anno
Lasorte Trieste 30/12/13 - CAPITANERIA DI PORTO - Conferenza stampa di fine anno

«Le norme da seguire sono quelle europee, evidentemente peggiorative rispetto a quelle italiane». Così il comandante in seconda della Capitaneria di porto Natale Serrano e il capitano Paolo Masella hanno spiegato ieri alla Terza commissione del Consiglio comunale presieduta da Manuel Zerjul perché il bando di gara per il servizio di rimorchio nel porto di Trieste prevede un organico di 54 persone per 7 rimorchiatori anziché le 66 impiegate attualmente. «Secondo i miei calcoli, al lordo di malattie e permessi sindacali, l’organico minimo del personale di bordo dovrebbe essere di 60 persone», aveva invano controbattuto Everest Bertoli, capogruppo di Forza Italia, autore della mozione con la quale si impegna il sindaco «ad attivarsi immediatamente per creare le condizioni a mantenere inalterato l’attuale assetto occupazionale» e a «verificare assieme alla Capitaneria di porto la possibilità di evitare cali di organico riportando da 54 a 66 le unità in servizio». Ma non solo vanno seguite le norme europee, ma il contratto di lavoro che sarà applicato ai dipendenti sarà quello in vigore nel Paese di cui la compagnia che vincerà la gara batte bandiera. Secondo le organizzazioni sindacali i posti in pericolo potrebbero in realtà essere non soltanto 12, ma addirittura una novantina, cioé l’organico complessivo della Tripmare (erede della storica Tripcovich), l’attuale concessionaria guidata dal triestino Alberto Cattaruzza, se a vincere la gara fosse la seconda concorrente (oltre a Tripmare stessa) che ha inviato la manifestazione di interesse e cioé la Svitzer, società del colosso danese Maersk. La Commissione insediatasi in Capitaneria a breve invierà le lettere di invito alle due compagnie che avranno poi 40 giorni di tempo per formalizzare le propria offerta. La concessione attuale resterà comunque in vigore fino al 31 marzo 2016.

«Chi vincerà - ha specificato Serrano - dovrà comunque avere equipaggi esperti, 4 rimorchiatori in servizio h 24, uno pronto a intervenire e altri 2 a disposizione. Negli ultimi anni si è costantemente operato con quattro rimorchiatori, gli altri tre hanno complessivamente accumulato soltanto 176 ore annuali in media di operatività che sarebbero 3 sole ore di straordinario per ogni singolo dipendente». Come dire che alzare l’organico andrebbe contro la realtà dei fatti, anche tenendo presenti le condizioni meteomarine difficili che possono presentarsi nel golfo di Trieste come ha fatto presente Roberto Decarli di Trieste Cambia. «La questione climatica non incide - hanno replicato i rappresentanti della Capitaneria - qui c’è la bora, ma a Genova ad esempio puù soffiare la tramontana a 170 chilometri orari». Il fatto di prevedere un organico superiore potrebbe però costituire titolo preferenziale nella scelta del concessionario. «Ci troviamo comunque di fronte - ha specificato ancora il comandante Serrano - al primo bando pesante per il servizio di rimorchio in Italia. Anche nei porti dove si è dovuto procedere con la gara europea infatti si è finora presentato un solo concorrente».

Il manifestarsi della Svitzer proprio a Trieste potrebbe prefigurare, volendo seguire qualche ragionamento dietrologico, una manovra a tenaglia della Maersk, primo vettore al mondo per i container (di cui Svitzer fa parte), su quest’area. Il gruppo danese già gestisce assieme a Msc una linea transoceanica diretta tra il Far East e il Molo Settimo, recentemente ha annunciato che, grazie a un’ingente flotta di container “open top” e “flat rack”, può offrire anche dal porto di Trieste partenze project cargo, cioé di carichi speciali per 95 destinazioni dirette, mentre il suo braccio terminalista cioé Apm terminals continua a dirsi interessanto a un gate europeo nell’Alto Adriatico e l’Autorità portuale del Friuli Venezia Giulia prevista dalla nuova legge potrebbe far tornare in auge il superporto Trieste-Monfalcone già progettato assieme a Unicredit.

Ieri la Terza commissione ha nuovamente discusso anche dei Punti franchi con due mozioni di Lorenzo Giorgi (Pdl) e Piero Camber (FI) che tra l’altro chiedono al sindaco di intervenire sul governo per chiedergli l’emanazione urgente del regolamento.

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