“Garanzia giovani”, parte il progetto-lavoro

Sono circa 650 i giovani della provincia di Trieste, su un totale di circa 2.000 nell’intera regione, iscritti nelle liste di due progetti finalizzati a creare i presupposti per un loro più agevole inserimento nel mondo del lavoro. I due programmi sono “Occupabilità” e “Garanzia giovani” e sono stati avviati di recente.
Del secondo si è specificamente parlato ieri, nell’ambito di un incontro organizzato dall’ente di palazzo Galatti, in collaborazione con l’Ordine dei consulenti del lavoro. «Il progetto ”Garanzia giovani” è un programma di respiro europeo – ha spiegato l’assessore provinciale per le Politiche attive del lavoro, Adele Pino – sul quale opera in Italia una regia a livello nazionale, nel contesto di un rapporto di convenzione stipulato con le singole Regioni. Le Province fanno parte della rete creata per la gestione di questo programma – ha aggiunto – che coinvolge sia soggetti pubblici, sia privati, come gli enti di formazione professionale e le agenzie per il lavoro. L’obiettivo è di creare le condizioni per favorire il contatto fra mondo della scuola e quello del lavoro – ha sottolineato Pino – e comunque di cercare di inserire nelle attività produttive i giovani dai 15 ai 29 anni di età. Si sono disegnate, a questo scopo, varie tipologie, per l’esattezza cinque. Per ogni target si predispone uno specifico programma. All’interno di questa massa di giovani in attesa di occupazione – ha continuato Pino – esiste una particolare categoria che è quella dei cosiddetti “neet”, cioè coloro che non studiano né lavorano».
Fra gli strumenti che saranno creati nell’ambito di “Garanzia giovani” c’è la “profilatura dell’occupabilità”. «Attraverso i Centri per l’impiego si cercherà di catalogare questi giovani in base alla loro competenza individuale e al titolo di studio – ha ripreso l’assessore – di conseguenza, si deciderà se avviarli a un percorso professionale o se farli partecipare a programmi di integrazione dello studio. Contiamo sull’interesse delle imprese private – ha concluso – che dovrebbero essere le prime a voler cogliere le potenzialità di questi giovani».
«Appena saputo della partenza di questo progetto – ha detto Massimo Iesu, consigliere nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro – abbiamo dato vita a un nostro programma di orientamento. Come Ordine – ha aggiunto – abbiamo predisposto un programma nazionale di orientamento che si rivolgerà agli studenti degli ultimi due anni di tutte le scuole superiori. Incontreremo i ragazzi per spiegare loro cos’è oggi il mondo del lavoro».
Ugo Salvini
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