Giannino De Sal: «Dalle vongole possibili rimedi contro i tumori»
Farmaci derivati da alcuni organismi marini, che si rivelano potenti antitumorali. All’interno di Trieste Next sarà il focus dell’incontro “Come il mare aiuta la ricerca contro il cancro”, che si...

Farmaci derivati da alcuni organismi marini, che si rivelano potenti antitumorali. All’interno di Trieste Next sarà il focus dell’incontro “Come il mare aiuta la ricerca contro il cancro”, che si terrà domani al Museo Revoltella alle 11.30 e sarà moderato dalla giornalista Simona Regina. Parleranno di tale argomento e di altro Guido Perelli Rocco, presidente regionale dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che promuove l’appuntamento, Giorgio Mustacchi, eminente studioso in Oncologia medica di UniTs, Maurizio D’Incalci, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto Mario Negri di Milano, e Giannino Del Sal, direttore del dipartimento di Scienze della vita a Trieste e capo dell’unità di Oncologia molecolare del Cib.
Professor Del Sal, risorse marine quali ricci di mare, vongole e tunicati aiutano a curare il cancro?
«I meccanismi cellulari, che sono alla base della crescita e dello sviluppo di organismi come i ricci di mare, si sono conservati durante l’evoluzione e funzionano allo stesso modo nell’uomo. Per questo ricci di mare e altri organismi relativamente meno complessi rappresentano un ottimo modello di studio. E proprio la ricerca dei processi cellulari in questi modelli è stato importante per comprendere sviluppi rilevanti per il tumore. Ad esempio analizzando i ricci di mare si è capito come si dividono le cellule e si è scoperta un’importante proteina, la “ciclina”, che conservata fino all’uomo funziona controllando proprio il ciclo di divisione cellulare. Nei tumori queste proteine agiscono in modo aberrante, in seguito a ciò le cellule si dividono e proliferano in modo sregolato causando la crescita del tumore».
A quando risalgono tali studi?
«Agli inizi degli anni ’80. La scoperta delle cicline effettuata studiando i ricci di mare ha permesso allo scienziato Tim Hunt di ricevere nel 2001 il Nobel per la Medicina».
Esistono già dei medicinali?
«Certo, grazie a queste conoscenze negli anni si sono raffinati i risultati e si sono potuti sviluppare inibitori delle molecole che controllano il ciclo cellulare».
Valgono per tutti i tumori?
«In generale dovrebbero valere per vari tipi di tumori. In realtà non è solo la presenza di un bersaglio che rende efficace il farmaco nella cellula, ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione,non ultimo anche quello della disponibilità del medicinale nel tessuto di destinazione.».
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