Ginepro, alloro e rosa canina Rinasce il parco di Miramare

Messe a dimora centinaia di essenze nel parterre geometrico davanti alle serre Il restyling frutto della collaborazione tra il Museo e il Corpo forestale regionale

Buen retiro per i triestini, attrazione imperdibile per i turisti, dibattuto oggetto di esperimenti botanici - i primi, tra l’altro, avviati dallo stesso Massimiliano, che immaginava una stazione sperimentale di rimboschimento e di acclimatazione di specie botaniche rare -. Il parco di Miramare ha molte anime e ha vissuto molte vite. Ne sta per iniziare una nuova che lo riporterà, questo almeno l’auspicio, agli antichi splendori immaginati dall’arciduca d’Asburgo, rimasto affascinato a metà del 1800 dall’impervia bellezza del promontorio di Grignano, uno sperone carsico a dirupo sul mare, quasi privo di vegetazione.

Il percorso di rinascita, iniziato a onor del vero da qualche mese grazie alla svolta dinamica imposta dalla direttrice Andreina Contessa che si è insediata esattamente un anno fa, ha avuto ieri un simbolico avvio con la piantumazione di moltissime essenze arboree, che verranno messe a dimora nel parterre geometrico antistante le serre - in una zona finora rimasta incolta - e poi inserite negli spazi vuoti del parco. Testimonial dell’operazione, chiamata “la rinascita dei vivai”, sono stati i bambini del centro estivo dell'Area Marina Protetta di Miramare che, con estrema gioia, nonostante la pioggia e il vento di ieri remassero contro, hanno messo le manine nella terra e hanno aiutato i forestali della Regione a compiere l’operazione, non senza risparmiare ai tecnici domande e curiosità.

«Ho voluto far partecipare i bambini a questo nuovo inizio per il parco di Miramare - spiega Contessa - proprio per il forte valore simbolico dell’atto e perché vorrei che loro stessi divenissero i testimoni dello sviluppo futuro di queste piante. Gli alberi piantati oggi derivano dalla lista originale del giardiniere di Massimiliano Josef Laube. Sarà un percorso lungo ma premiante - sottolinea ancora la direttrice -. Per avere una percezione immediata del cambiamento è stata preziosa la collaborazione e la competenza del Corpo forestale regionale. La comunione di intenti fra i diversi soggetti pubblici che ho cercato fin dall’inizio è l’unico percorso possibile per il completo rilancio del castello e del suo parco, un unicum a livello regionale per attrattività turistica e culturale».

La positività della sinergia istituzionale è stata sottolineata anche dall’assessore regionale alle Risorse forestali Stefano Zannier, che ha richiamato i termini della collaborazione triennale fra Miramare e Regione per la manutenzione e riqualificazione ambientale e paesaggistico-monumentale del parco e che consiste in lavori di sfalcio, taglio delle alberature infestanti e deperite, e con l'avvio della serra attraverso essenze autoctone ed esotiche. L’intento, per il futuro prossimo, ha chiarito l’assessore regionale, è prelevare i semi direttamente dalle essenze arboree per il rinnovamento botanico completo del parco».

La cura del parco è iniziata con la messa in sicurezza delle aree del parco più dissestate e vivrà una svolta più decisa dal prossimo anno, finalizzata a ridisegnare e ristrutturare tutto il comprensorio, anche grazie al finanziamento statale da 4 milioni di euro.

Nel castello di Miramare, dopo aver acquistato i primi appezzamenti di terreno nel 1855, Massimiliano d’Asburgo volle attuare una sintesi perfetta tra natura e arte, profumi mediterranei e austere forme europee, ricreando uno scenario assolutamente unico grazie all’affaccio sul mare. Il parco conta 22 ettari di superficie e ripropone i dettami romantici del giardino all’inglese perché alterna alberi a spazi erbosi, sentieri, gazebo e laghetti. Per la messa a dimora delle essenze vennero importati grossi quantitativi di terreno dalla Stiria e dalla Carinzia e vivaisti soprattutto del Lombardo Veneto, i quali procurarono un mix di essenze, molte di origine extraeuropea. Gli intenti di Massimiliano e dei suoi botanici sono stati esauditi con la piantumazione iniziata ieri, che ha messo a dimora 150 lecci, 150 ligustri, 30 alberi di alloro, 200 di pino nero, 20 di lantana, 10 pallon di maggio, 10 ginko biloba, 25 olivi d'autunno, 20 ginepri striscianti, 150 piante di rosa canina, 150 di orniello, 10 fusaggine, 200 di acero trilobo e 100 pini silvestri.

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