Giorno della Memoria, a Trieste il racconto della Shoah da Segre a Mušic
Ciclo di eventi promosso dal Comune a corollario delle cerimonie: rappresentazioni teatrali, documentari, convegno e mostre

TRIESTE Tra le cicatrici che la storia di Trieste porta con sé c’è quella, indelebile, della Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio su suolo italiano. Questa presenza, e quella di una Comunità ebraica radicata in città, impedisce che le celebrazioni per il Giorno della Memoria risultino vuoti esercizi di retorica. Così, come ogni anno, anche questo 27 gennaio Trieste dedicherà un momento di commemorazione per le vittime della Shoah.
Alle 9, sarà deposta una corona d’alloro sulla lapide che ricorda la prigionia di Giovanni Palatucci nella casa circondariale. Una marcia silenziosa porterà poi alla stazione ferroviaria, dove alle 10 sarà deposta una corona sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli verso i campi nazisti dal ’43 al ’45. Alle 11, alla Risiera, la solenne cerimonia commemorativa, alla presenza delle autorità politiche e religiose.
Le iniziative promosse dal Comune per ricordare la Shoah prevedono, a corollario, anche un ricco calendario di eventi, presentato ieri a Palazzo Gopcevich. Il programma, dal 25 al 31 gennaio, prevede momenti di riflessione e condivisione che, come spiegato dall’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, «vogliono contribuire a costruire il futuro delle nostre nuove generazioni».
Il ciclo di eventi organizzati dal Museo della Risiera di San Sabba prevede, in particolare, un forte coinvolgimento delle scuole, tra insegnanti e studenti. Per loro e non solo è infatti pensato lo spettacolo “Matricola 75190”, in calendario al Museo Revoltella in due repliche il 25 gennaio, alle 10 e alle 12. Lo spettacolo consisterà in una lettura del testo autobiografico di Liliana Segre, in cui la senatrice racconta la propria esperienza ad Auschwitz.
Sempre al Revoltella, appuntamento alle 10 e alle 12 del 31 gennaio con “Dal campo di calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia”, dedicato alla storia di Árpád Weisz, allenatore del Bologna deportato e ucciso ad Auschwitz. Il 25 gennaio alle 17.30 Palazzo Gopcevich vedrà l’incontro “Zoran Mušic. Un pittore a Dachau”, con la proiezione del documentario di Giampaolo Penco in cui il pittore Zoran Mušic rievoca l’esperienza della deportazione. Il 26 gennaio alle 15 il Revoltella ospiterà “Le sfide della memoria. La Risiera di San Sabba tra arte e architettura”, convegno in collaborazione con l’Università di Trieste, in cui verrà discussa la trasformazione della Risiera in Monumento, collocandola così nell’ambito dei memoriali europei.
Il 27 gennaio alle 12, dopo la cerimonia, sarà inaugurata nella Sala delle Commemorazioni della Risiera la mostra “Rammentare le vittime, ammonire i viventi. La Risiera di San Sabba a Trieste negli scatti di Marino Ierman”. —
© RIPRODUZIONE RISERVATa
Riproduzione riservata © Il Piccolo