Giù trenta alberi per nuovi marciapiedi in via Madonnina

CORMONS. Partono i lavori di rifacimento dei marciapiedi lungo via Madonnina, la strada che corre parallela alla linea ferroviaria accanto ai magazzini dell'ex caserma Amadio, e con essi sparirà una trentina di alberi, che saranno abbattuti. Alla base della decisione dell'amministrazione comunale ci sono motivi di sicurezza. «Creavano pericolo alla circolazione con le loro radici diffuse e le loro chiome sporgenti», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nardin. L'operazione di maquillage che interesserà i marciapiedi di via Madonnina avrà un costo lievemente inferiore ai 27mila euro.
«Rimetteremo a nuovo entrambe le aree pedonali ai lati della carreggiata - specifica Nardin - perché da tempo necessitavano una messa in sicurezza totale. Questo significherà anche eliminare gli alberi presenti. Manterremo i basamenti atti ad ospitare in futuro nuove piantumazioni, ma siamo costretti purtroppo a togliere la vegetazione esistente: sta creando problemi di sicurezza alla viabilità».
Come lo spiega lo stesso Nardin: «Le radici degli alberi invadono il sottosuolo un po' ovunque nella via, arrivando anche a ramificarsi sotto il manto stradale, oltre che lungo tutto il marciapiede. E le chiome degli stessi molte volte diventano un problema quando transitano i mezzi pesanti: sono invadenti e rischiano di causare pericoli alla vegetazione. Dovremo quindi eliminarli, ma l'intenzione è quella di piantare altri alberi che arrechino meno criticità rispetto a quelli attualmente esistenti in loco».
Nardin aggiunge anche come i lavori lungo via Madonnina non interesseranno le due corsie di marcia: «La strada è di proprietà regionale, non possiamo quindi intervenire noi: ciò a cui possiamo mettere mano sono appunto i marciapiedi, e lo faremo perché c'è la necessità di rimetterli a nuovo». Via Madonnina nei prossimi mesi sarà interessata anche dall'altro grosso intervento atteso da tempo: quello di abbattimento e rimozione dei tre manufatti ex militari paralleli alla strada ed appartenenti un tempo all'ex caserma Amadio ormai sostituita dai nuovi Giardini della Pace.
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