Giù trenta alberi per nuovi marciapiedi in via Madonnina

La decisione della giunta comunale di Cormons. Le radici delle piante hanno deformato il piano di calpestio
Di Mattero Femia

CORMONS. Partono i lavori di rifacimento dei marciapiedi lungo via Madonnina, la strada che corre parallela alla linea ferroviaria accanto ai magazzini dell'ex caserma Amadio, e con essi sparirà una trentina di alberi, che saranno abbattuti. Alla base della decisione dell'amministrazione comunale ci sono motivi di sicurezza. «Creavano pericolo alla circolazione con le loro radici diffuse e le loro chiome sporgenti», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nardin. L'operazione di maquillage che interesserà i marciapiedi di via Madonnina avrà un costo lievemente inferiore ai 27mila euro.

«Rimetteremo a nuovo entrambe le aree pedonali ai lati della carreggiata - specifica Nardin - perché da tempo necessitavano una messa in sicurezza totale. Questo significherà anche eliminare gli alberi presenti. Manterremo i basamenti atti ad ospitare in futuro nuove piantumazioni, ma siamo costretti purtroppo a togliere la vegetazione esistente: sta creando problemi di sicurezza alla viabilità».

Come lo spiega lo stesso Nardin: «Le radici degli alberi invadono il sottosuolo un po' ovunque nella via, arrivando anche a ramificarsi sotto il manto stradale, oltre che lungo tutto il marciapiede. E le chiome degli stessi molte volte diventano un problema quando transitano i mezzi pesanti: sono invadenti e rischiano di causare pericoli alla vegetazione. Dovremo quindi eliminarli, ma l'intenzione è quella di piantare altri alberi che arrechino meno criticità rispetto a quelli attualmente esistenti in loco».

Nardin aggiunge anche come i lavori lungo via Madonnina non interesseranno le due corsie di marcia: «La strada è di proprietà regionale, non possiamo quindi intervenire noi: ciò a cui possiamo mettere mano sono appunto i marciapiedi, e lo faremo perché c'è la necessità di rimetterli a nuovo». Via Madonnina nei prossimi mesi sarà interessata anche dall'altro grosso intervento atteso da tempo: quello di abbattimento e rimozione dei tre manufatti ex militari paralleli alla strada ed appartenenti un tempo all'ex caserma Amadio ormai sostituita dai nuovi Giardini della Pace.

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