Gli negano le ferie, si dà malato: a processo

«Vorrei un giorno di ferie», aveva chiesto il dipendente. «No», era stata la risposta del datore di lavoro. Contromossa dell’altro: «Beh, allora mi do malato».
Sono queste le premesse della vicenda che sarà affrontata venerdì in rito abbreviato davanti al giudice Laura Barresi. Nei guai sono finiti il dipendente, Francesco Bertocchi, 34 anni, e Tiziana Cimolino, 53 anni, il medico che secondo il pm Massimo De Bortoli aveva firmato - il giorno seguente - il certificato “riparatore”.
Il dottore, difeso dall’avvocato William Crivellari, è accusato di falso, mentre per il lavoratore, in concorso sempre con il medico, l’accusa è di avere indotto in errore l’Inps e il personale direttivo della Projectus Labor Srl, la ditta di San Dorligo in cui Bertocchi prestava servizio. La vicenda porta la data dell’ottobre 2009.
Secondo uno dei difensori del lavoratore, l’avvocato Massimiliano Marchetti (l’altro è l’avvocato Gianfranco Ziani), le cose però sono andate in maniera diversa. Bertocchi avrebbe chiesto il giorno di ferie anche se era malato. Per buona volontà. E anche perché di giornate libere di cui usufruire fino al 31 dicembre ne aveva ancora molte. Così per evitare il fastidio di farsi fare un certificato medico, Bertocchi appunto aveva chiesto di poter fruire della giornata libera.
«La patologia cronica di cui soffre fin dall’infanzia si manifesta all’improvviso e non può essere accertata dal medico a meno che non si trovi in quel momento vicino al signor Bertocchi», dice l’avvocato Marchetti. Lo scopo è quello di spiegare il motivo per cui il certificato di malattia è stato compilato un giorno dopo con l’ equivoca indicazione relativa all’assenza «a tutto il 20 ottobre 2009». Senza quindi spiegare quando era iniziata la malattia.
In pratica il difensore sostiene anche che prendendo un giorno di ferie l’Inps non avrebbe avuto alcun costo. E che questa disponibilità di Bertocchi conferma la sua assoluta buona fede. Ora in caso di condanna la pena non è certo da poco. Per il falso: fino a un anno di reclusione. Per la truffa: fino a cinque anni.
Certo è che tra Francesco Bertocchi e i responsabili della Projectus labor Srl non correva buon sangue, sicuramente da molto tempo. Rapporti a quanto pare particolarmente tesi. Tant’è che dopo il giorno di malattia ritenuto arbitrario era scattato il licenziamento. Procedura che poi era stata impugnata davanti al giudice del lavoro. Poi si era conclusa con una transazione da parte della ditta: il pagamento della somma di 30mila euro a favore dell’ex dipendente che si era, come sostiene, messo in ferie quando era ammalato. (c.b.)
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