Gli studenti vogliono più raccolta differenziata e casette dell’acqua

Ma chi l’ha detto che i giovani non sono interessati a rispettare l’ambiente? Gli universitari goriziani, infatti, domandano contenitori per differenziare i rifiuti, “casette dell’acqua” e informazioni precise sul riciclo. Le richieste sono emerse ieri, a Palazzo De Bassa, al termine del percorso “Sostengo la sostenibilità” che, per la precisione, coinvolgeva gli studenti di tutto il territorio regionale.
«Sì, quella degli studenti di oggi è una generazione che presta molta attenzione all’impatto del vivere quotidiano sull’ambiente e al corretto utilizzo delle risorse», ha affermato Lydia Alessio Vernì, direttrice generale dell’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori del Fvg (Ardiss), con riferimenti anche a coloro che, a Gorizia, risiedono in Casa dello studente. In Friuli Venezia Giulia ci sono 35 mila studenti universitari e, di questi, circa 5500 ricevono una borsa per il diritto allo studio, per circa 18 milioni di euro. Di questi, più di 900 vivono nelle residenze universitarie gestite dall’Ardiss, che dispone attualmente di 926 posti letto. A Gorizia, i posti letto sono 97, dislocati nei 4624 metri quadrati di casa dello studente (comprensivi dei due punti ristoro).
Fra gli altri all’incontro di ieri, moderato dalla giornalista Elisabetta Pozzetto, sono intervenute l’assessore comunale all’Università, Chiara Gatta, e la sua collega in Regione, Alessia Rosolen. «Per quanto riguarda le case dello studente, ci sono molti progetti su cui investiamo sia sul risparmio energetico sia sulle ristrutturazioni e le sistemazioni – ha affermato quest’ultima –. A tal proposito, per la prima volta, abbiamo inserito in bilancio finanziamenti su linea triennale perfettamente definiti e che l’amministrazione regionale ha già approvato». Da parte sua, l’assessore Chiara Gatta, portando i saluti del sindaco Ziberna, ha espresso l’importanza per Gorizia della componente universitaria, ovviamente manifestando il sostegno del Comune all’iniziativa.
L’assessore Rosolen si è anche soffermata sulla scelta di Gorizia quale sede per l’incontro di ieri: «Non è stata una scelta estemporanea, perché desideriamo dimostrare che nei confronti di Gorizia, quando c’è una progettualità importante, come, in questo caso, legata al mondo universitario, questa amministrazione ha un’attenzione particolare. - ha detto -. Sì, sono molto felice di questo evento in quanto è frutto di una nuova politica che l’amministrazione regionale sta cercando di mettere in piedi condividendo un’assunzione di responsabilità sul futuro della qualità dei servizi direttamente nei confronti dei giovani: la stiamo praticando nelle case dello studente e negli atenei in genere, con iniziative come queste in cui non c’è qualcuno che ascolta e qualcuno che mette in pratica: tutti ascoltiamo e mettiamo in pratica, troviamo una strada attraverso cui dimostrare che rispetto ed educazione sono il punto di partenza per restituire un mondo migliore». Quanto ne sanno, nel complesso, i giovani del concetto di “sostenibilità”? «Molto più di noi e delle generazioni più adulte», ha ancora affermato l’assessore regionale. –
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