Gorizia apre nuove frontiere nella chirurgia dell’obesità
È stato eseguito al San Giovanni di Dio il primo intervento di bypass gastrico funzionale con fundectomia ed esplorazione dello stomaco del Friuli Venezia Giulia. A realizzarlo è stato il professor...

È stato eseguito al San Giovanni di Dio il primo intervento di bypass gastrico funzionale con fundectomia ed esplorazione dello stomaco del Friuli Venezia Giulia. A realizzarlo è stato il professor Marco Antonio Zappa dell’ospedale “Sacra Famiglia” Fatebenefratelli di Erba insieme al primario dell’Unità complessa di Chirurgia di Gorizia e Monfalcone Alessandro Balani e all’assistente Carlo Nagliati. L’operazione risale allo scorso 28 novembre, ma, dal momento che nel 90% dei casi le eventuali complicanze emergono nei 30 giorni successivi all’intervento, prima di rendere pubblica la notizia, l’Azienda sanitaria Bassa Friulana Isontina e i medici hanno preferito attendere l’intero decorso post-operatorio.
La paziente - una donna di 45 anni della provincia di Udine la cui identità non è stata rivelata - è stata dimessa già un paio di giorni dopo l’operazione e ha avuto un decorso post-operatorio regolare. L’equipe mista è soddisfatta del risultato e l’intervento apre nuove prospettive per il centro di Chirurgia dell’Obesità isontino dove, nel corso del 2017, è stato comunque eseguito circa il 30% in più di interventi rispetto allo scorso anno.
«Il problema obesità in Italia e in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto proporzioni preoccupanti - spiega il professor Balani -. Il nostro centro è attivo ormai da più di 5 anni e abbiamo alle spalle oltre 300 interventi per la cura dell’obesità. Le opzioni chirurgiche sono molteplici: non esiste un intervento migliore su tutti, piuttosto l’intervento migliore per il singolo paziente. Nel caso specifico non era prudente eseguire nessuno degli interventi “classici”».
Nella maggioranza dei casi vengono proposti interventi di sleeve gastrectomy o bypass gastrico o delle varianti come il mini-bypass, ma ci sono anche altre tecniche meno utilizzate. Non tutti i pazienti, in ogni caso, vengono trattati chirurgicamente. Prima di arrivare all’intervento, psicologo, dietista e anestesista effettuano delle valutazioni specifiche. E nel caso della 45enne friulana la decisione di “cambiare schema” è arrivata proprio durante queste valutazioni: «Durante gli accertamenti pre-operatori è emerso che non era indicata la resezione dello stomaco come nella sleeve gastrectomy e nemmeno l’esclusione dello stesso come avviene nel bypass classico. Non ci siamo persi d’animo, abbiamo pensato al bypass gastrico funzionale con fundectomia ed esplorazione dello stomaco proponendolo al paziente e contattando il professor Zappa che ha eseguito centinaia di questi interventi negli ultimi anni ed abbiamo organizzato un evento comune presso il nostro ospedale», ha spiegato Balani. «Pensiamo che disporre di più risorse e saperle utilizzare sia fondamentale per offrire un servizio di eccellenza - prosegue il primario -. La Sicob-Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità ha accreditato il nostro Centro dal 2016. Quest’anno siamo ulteriormente cresciuti: abbiamo eseguito circa 100 interventi, e confidiamo di fregiarci del riconoscimento della Sicob anche per il 2018».
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