Gorizia sarà a misura di disabile: in aula il piano anti-barriere
Gorizia è l’ultimo dei quattro capoluoghi ad approvare il Peba. Licinio: «Troppi marciapiedi dissestati»

Era l’unico Comune capoluogo del Friuli Venezia Giulia ad esserne sprovvisto. Ma oggi, finalmente, il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche. L’assemblea civica si riunirà a partire dalle 17.30 e, rispetto alla seduta di appena una settimana fa, ci saranno anche le interrogazioni e le interpellanze. Ma è indiscutibilmente il punto relativo al Peba quello di gran lunga più importante dell’ordine del giorno.
L’intreccio con Go!2025
Nel febbraio 2023, il Comune di Gorizia avviò l’iter per il primo lotto del Piano, focalizzando l’attenzione sui principali percorsi perdonali del centro-città, interessati a interventi di riqualificazione per Go!2025, e sui principali edifici pubblici a destinazione culturale posti lungo i medesimi tracciati. I lotti successivi del Peba si sono, poi, concentrati su altri ambiti cittadini e luoghi di interesse pubblico.
La presenza di barriere architettoniche negli spazi urbani e negli edifici pubblici rappresenta una limitazione alla mobilità di molte persone, non riconducibili alla sola “categoria” dei soggetti con disabilità ma nel cui novero ricadiamo tutti, almeno in alcune fasi della nostra vita: bambini, genitori con passeggini, anziani, persone con disabilità temporanee.
La programmazione
Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche rappresenta, spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Sarah Filisetti, «uno strumento di programmazione obbligatorio, previsto dalla normativa nazionale e regionale, che mira al superamento delle barriere esistenti negli edifici pubblici, negli spazi urbani e nelle infrastrutture, per garantire la piena accessibilità e fruibilità a tutte le persone, in particolare a persone con disabilità o ridotta mobilità».
Peraltro, nel contesto territoriale del Comune di Gorizia, il Peba assume un’importanza particolare in relazione all’asse viario principale e turistico che rappresenta una via di grande percorrenza e accesso a servizi e attrazioni del territorio. Pertanto, il Piano è stato focalizzato, prioritariamente, su tale tracciato viario, con l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche lungo i percorsi pedonali, negli spazi pubblici e nelle infrastrutture di collegamento, in modo da favorire un accesso agevole, sicuro e inclusivo per residenti e visitatori.
I professionisti
La realizzazione e l’attuazione del Peba consentiranno non solo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche di valorizzare il patrimonio turistico locale, promuovendo una mobilità sostenibile e senza ostacoli. Questa è la sottolineatura dello studio “Tabula architetti associati - global project” che ha redatto la pianificazione.
Importante il processo partecipativo che si è svolto in più fasi attraverso la diffusione di informazioni e materiale informativo, consultazioni pubbliche e la raccolta di proposte e segnalazioni.
L’associazione
«Noi abbiamo segnalato al Comune le problematiche maggiori. La situazione a Gorizia non è peggiore rispetto a quella di altre realtà, ma il Peba può dare un grossissima mano – sottolinea il presidente regionale della Federazione italiana superamento handicap (Fish) Giampiero Licinio –. La città, tutto sommato, è accessibile ma ci sono tante situazioni che vanno migliorate. Penso alle tante buche, ai dislivelli di vario tipo sul selciato e allo stato di certi marciapiedi che definire dissestati è poco. Inoltre, è necessario dotare tutti i semafori di segnalazione sonora per non far correre rischi ai non vedenti e agli ipovedenti. Tutte situazioni che chiediamo possano essere risolte rapidamente».
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