Servizi educativi comunali: a Trieste alta adesione allo sciopero
I sindacati parlano di un’astensione dal lavoro del 70-80% del personale impegnato tra nidi, scuole di infanzia, ricreatori, Sis e Progetto area giovani. A manifestare sotto al Municipio c’erano circa 200 persone, quasi tutte donne

Alta adesione oggi, lunedì 27 ottobre, allo sciopero indetto da Cisl e Cgil Fp per protestare contro le scelte organizzative del Comune nel comparto dei servizi educativi. I sindacati parlano di un’astensione dal lavoro del 70-80% del personale, a seconda della struttura.
A manifestare stamattina sotto al Municipio c’erano circa 200 persone, quasi tutte donne. Ad incrociare le braccia oggi è il personale docente, insegnante e ausiliario impegnato tra nidi, scuole di infanzia comunali, ricreatori, Sis e il progetto area giovani.
Nello specifico, a far scattare lo sciopero a fronte di una serie di temi già critici è stata la questione legata al bando indetto dal Comune e destinato all’assunzione a tempo indeterminato di 16 educatori di sostegno nelle scuole d’infanzia, ma solo part time per 11 mesi.
Al centro della protesta anche le esternalizzazioni di nidi e scuole dell’infanzia, partendo del casus belli del nuovo asilo nido di Roiano, pronto ma chiuso da oltre un anno e mezzo viste le forti tensioni politiche procurate dalla proposta della giunta comunale di concedere il servizio in gestione a privati (con metà posti per il pubblico), scelta ora scartata in favore dell’appalto a terzi.
Ci sono poi la questione della somministrazione dei farmaci salvavita nei servizi educativi, pratica ancora poco regolamentata secondo Cisl Fp, e il riconoscimento dell’anzianità di servizio a chi un tempo era lavoratore precario dell’ente municipale. Situazioni che secondo Cgil e Cisl inevitabilmente si riflettono sulla qualità del servizio offerto nelle scuole e nei nidi, con ricadute tanto per il personale, quanto per le famiglie.
Riproduzione riservata © Il Piccolo









