Gorizia, in piazza Vittoria a pezzi il tratto davanti alla chiesa

«Il caratteristico fondo sconnesso aumenta il rischio di cadute e forature». «L’epica durezza dell’affrontare la strada è legata soprattutto ai tratti di pavé, realizzati con pietre selciate». «Nonostante la conformazione pianeggiante, i tratti in pavè creano una selezione paragonabile ai tornanti di mitiche salite come l’Alpe d’Huez».
Sono alcune definizioni della “Parigi-Roubaix”, leggendaria classica del nord, considerata la corsa di un giorno più massacrante della stagione ciclistica. Evoca alla memoria sfide emozionanti, disputate fra campioni che sono entrati a fare parte della leggenda del ciclismo.
In realtà, una piccola Parigi-Roubaix c’è anche a... Gorizia. E non serve andare in periferia o in una zona deserta, dove non ci passa nessuno. Le definizioni che abbiamo riportato all’inizio sembrano, infatti, essere ritagliate su misura per il tratto di strada davanti alla chiesa di Sant’Ignazio: una carreggiata ridotta a un autentico percorso di guerra, nemmeno fosse stata ripavimentata vent’anni fa. D’accordo, dove sta la novità? La novità sta che in questi giorni di piogge perenni la situazione è peggiorata ulteriormente.
Ai goriziani doc, ma non soltanto a loro, viene quotidianamente un travaso di bile nel prendere atto delle condizioni in cui versa la strada davanti alla chiesa di Sant’Ignazio, completamente rifatta in concomitanza con la realizzazione della nuova piazza Vittoria. Ormai si è perso il conto dei tanti interventi degli operai del Comune per riattaccare le piastrelle che si stanno inesorabilmente staccando. Sono comparse, nel tempo, anti-estetiche chiazze d’asfalto che sarebbero dovute sparire «in tempi brevi» (questa assicurava il Comune) ma sono ancora lì. Ci sono più punti, addirittura, dove si sono create piccole voragini. Qualche mano “pietosa” raccoglie periodicamente le lastre di pietra saltate vie e le ammonticchia sul rialzo centrale della piazza in attesa che qualcuno prenda un po’ di malta e le riposizioni al loro posto. Binderi sono saltati via in quantità industriale davanti alla sede dell’Inps ma anche più in là verso la Curia. Altre piastrelle stanno cedendo, alcune “minacciano” di staccarsi da un momento all’altro all’incrocio fra le vie Roma e Oberdan. Ma non dovevano rimettere tutto a posto? Il Comune aveva chiesto e ottenuto dal Tribunale la nomina di un perito per valutare la situazione di quel tratto di strada. L’obiettivo? «Vogliamo che si certifichi che la strada non è più riparabile - disse a suo tempo il sindaco Romoli -. Ciò ci dovrebbe consentire di effettuare finalmente un lavoro radicale. Basta proseguire con i continui rattoppi che non portano a nulla». Ma i tempi si allungano. E la rabbia dei cittadini aumenta.
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