Gorizia, la protesta di Diabolik: non mangia da due mesi

GORIZIA Da quasi due mesi ha intrapreso lo sciopero della fame. E da alcuni giorni, viste le sue gravi condizioni di salute, si trova ricoverato all’ospedale di Gorizia. Protagonista della vicenda è un cittadino serbo di 50 anni, rinchiuso nel carcere di via Barzellini in seguito a una condanna per furto.
Sono stati i suoi familiari a far emergere il caso. Con la collaborazione di una interprete certificata hanno scritto una lettera inviata a Il Piccolo. Si legge testualmente, tra l’altro, che «(nostro padre) ha gravi dolori perché si trova fermato in aula comune dove tutto il giorno riceve il cibo sotto il naso per interrompere lo sciopero e per cominciare a mangiare».
Il motivo scatenante dello sciopero della fame è, secondo quanto affermano i congiunti, che gli sarebbero stati negati i diritti più elementari. Il detenuto si chiama Zoran Pivic, soprannominato Diabolik. È l’autore di una serie di furti in diverse sale giochi del Triveneto. L’ultima presa di mira è stata la “Zhou Xujun” di via Primo Maggio a Monfalcone il 25 febbraio di quest’anno.

Il bottino di quel furto è stato di 40mila euro. Il blitz è stato immortalato dalle telecamere. Si vede il ladro agire con estrema competenza e calma per aprire le slot. Indossa un berretto calato in testa e un giubbotto. Stringe tra i denti una torcia elettrica. Nel bottino anche 4mila di Gratta e vinci.
Zoran Pivic, detto Diabolik, era stato arrestato dai carabinieri di Monfalcone mentre cercava di raggiungere la patria con un furgone carico di refurtiva. Pivic si professa innocente e, attraverso i figli, denuncia che «non ha potuto realizzare i diritti generali umani come il diritto di avere il procedimento onesto e giusto con il comparto umano presso il Tribunale».
Risulta tuttavia che Pivic sia stato sottoposto a regolare processo e, dunque, stia scontando la pena e non è in attesa di giudizio.Lamenta poi di non poter essere assistito da un interprete nei colloqui con il suo avvocato.

Zoran Pivic viene descritto come un uomo molto religioso e nei giorni scorsi ha ricevuto l’assistenza anche della comunità servo-ortodossa di Trieste. Per saperne di più Il Piccolo ieri ha cercato la direttrice del carcere di Gorizia, dottoressa Iannucci, ma ci è stato risposto che si trovava fuori sede e non poteva essere rintracciata.
Vedremo ora se l’appello dei figli dei detenuti sarà raccolto dalle autorità competenti con lo scopo principale di non pregiudicare ulteriormente le sue condizioni di salute.
Nel video che ritrae Pivic durante il colpo alla sala giochi di Monfalcone si nota un uomo massiccio, alto circa un metro e ottanta e pesante, a spanne, almeno ottanta chilogrammi. Certo che fa impressione pensare che Zoran Pivic sta rifiutando l’alimentazione da quasi otto settimane.
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