Gorizia ricorda i morti di Nassiriya

Dieci anni fa, 12 novembre 2003, a Nassiriya salta in area la base italiana “Maestrale”, spazzata via da un attentato terroristico ad opera di kamikaze appartenenti, come è stato poi dimostrato dalle indagini, da una cellula di Al Qaeda.
Un camion imbottito con 3.500 chili di tritolo esplode all’ingresso della “Maestrale” provocando anche l’esplosione della santabarbara della base italiana .
Pesantissima la conta dei morti: 17 militari vengono uccisi e due civili. Perdono la vita anche tre carabinieri appartenenti al 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia di stanza alla caserma “Cascino” di via Trieste: Daniele Ghione, Ivan Ghitti e Andrea Filippa, tre carabinieri che erano oramai di casa. In quattro rimangono feriti.
Oggi a dieci anni di stanza quei morti saranno commemorati con una cerimonia che si terrà questa mattina, alle 10.30, alla caserna “Cascino” dove verrà deposta una corona al monumento che ricorda i caduti. Poi, alle 11, nella vicina chiesa di Sant’Anna sarà celebrata una messa in suffragio alla presenta dei militari dell’Arma.
Per Gorizia quei giorni del novembre 2003 erano i giorni del dolore. Tutta la città si era stretta attorno ai carabinieri esprimendo il proprio cordoglio. A Nassiriya erano impegnati molti carabinieri del reggimento inquadrati nel Msu, che era comandato dal colonnello Georg Di Pauli, già comandante a Gorizia del reggimento ed attualmente generale comandante della Legione Trentino Alto Adige.
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