Gradesi in fila anche di notte per il Festival della canzone

Domenica mattina inizia la corsa ai mille biglietti che consentono al pubblico di votare il miglior testo della tradizionale kermesse canora nata nel 1946
Di Antonio Boemo

GRADO. Meno di due settimane di attesa per la 49a edizione del Festival della canzone gradese. L’appuntamento è per sabato 28 marzo alle 21 al palazzo regionale dei Congressi che, come sempre, farà registrare il tutto esaurito. Ovvero la presenza di circa mille persone. Saranno proprio gli spettatori, con l’aggiunta del contributo di voti degli esperti, a decidere quale sarà la canzone vincitrice fra le dodici selezionate. Proprio per questo motivo, per assicurarsi il biglietto e assistere alla serata, anche quest’anno ci saranno persone che si metteranno in coda già alla mezzanotte di sabato 21 marzo. La mattina del giorno dopo, infatti, inizierà dalle 9 nella sala della taverna comunale del palazzo municipale la vendita dei biglietti. E l’importanza dei sostenitori fa sì che a fare la fila ci siano anche gli stessi cantanti e gli autori dei brani.

Quest’anno molti cantanti, come fanno sapere gli organizzatori, hanno deciso di esibirsi dal vivo, domenica prossima alle 19, al Bar Cagiandola in modo da ricordare le canzoni dei festival degli scorsi anni. Il Festival della canzone gradese fa parte della storia della gente di Grado, essendo nato nel 1946 (prima di Sanremo) in occasione del “Veliòn del pescaòr” ma soprattutto perché mantiene vivo il dialetto gradese e le tradizioni, che sono vita vissuta, locali.

L’imponente manifestazione è organizzata da “Quelli del Festival” che ancora una volta sono sostenuti dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dalla Cooperativa Pescatori, da Audiomark e da tanti volontari senza i quali una macchina del genere non potrebbe girare con tutti gli ingranaggi funzionanti. “Quelli del festival” anticipano che la 49a edizione «sarà ricca di novità nel segno della tradizione».

Anche quest’anno a fianco del presentatore ufficiale Leonardo Tognon sono riconfermati Marta Ciarabellini ed Elia Verginella, mentre la direzione musicale e gli arrangiamenti sono di Roberto Montanari. Il bozzetto del manifesto è stato invece realizzato e offerto, come di consueto in questi ultimi anni, dall’artista Dino Facchinetti mentre diverse immagini fotografiche sono di Nicoletta Zecchin e Marco Cedolin. Ci saranno inoltre i filmati e le sigle realizzate da Luca Corbatto, l’impianto scenografico di Roberto Tomasini e le realizzazioni artistiche di Gianluca Pastoricchio e Alessandro Bean.

Oltre alla canzone regina del Festival e alle due damigelle, saranno pure assegnati altri premi speciali. Il “Premio Città di Grado” del Comune va ai gradesi vincitori del titolo regionale e di quello di miglior canzone del Triveneto. Un altro premio molto atteso è il “Premio International Graisani nel Mondo” (premio Git), con la votazione da parte di una speciale giuria composta da gradesi residenti nel mondo, che sceglieranno qil brano migliore. Questi ultimi giurati hanno proprio in questi giorni già ricevuto le tracce dei brani in gara.

Spazio poi al “Premio Qualità” intitolato ad Aldo Regolin e assegnato dagli organizzatori del Festival e il premio della Cooperativa pescatori, premio Giacomo Zuberti, il papà del festival, che viene assegnato al testo che maggiormente si avvicina al mondo della pesca, delle tradizioni e dei suggestivi paesaggi e caratteristiche naturali gradesi.

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