Gradisca rischia di regalare a Villesse l’Ipercoop e la Sme

Il futuro “parco” attorno all’Ikea è un’attrazione non da poco. Il Comune pensa a estendere le aree commerciali

di Luigi Murciano

GRADISCA

Ipercoop sì, Sme forse. I possibili addii di due degli insediamenti più importanti del tessuto commerciale gradiscano continuano a tenere banco. E meno male che si va verso una sanatoria del centro commerciale La Fortezza: nella peggiore delle ipotesi potrebbe rimanere l’unico in città. Rimane col fiato sospeso non soltanto la clientela, ma anche l’amministrazione comunale che ha ben poche “armi” a disposizione per scongiurare il trasloco. Destinazione? Il parco commerciale di Villesse, con 120 nuovi negozi al traino del già insediato megastore Ikea.

Detto questo, la giunta Tommasini qualcosa farà per scongiurare il doppio addio. Nel caso della Sme di via Palmanova, apprezzato e radicato megastore nel campo dell’elettronica e della tecnologia domestica, ancora non è chiaro quale sarà la decisione della proprietà. Stando ad una recente approvazione in consiglio comunale di un piano particolareggiato ad hoc, la superficie di vendita del complesso di via Palmanova potrebbe essere aumentata sino a 5 mila metri quadrati. Basterà per distogliere Sme dalle sirene villessine? Relativamente a Ipercoop, il Consiglio comunale aveva approvato un provvedimento volto ad arginare un eventuale addio. In sostanza, è da vedere se assieme all’ipermercato possa emigrare a Villesse anche la licenza per la grande distribuzione alimentare. Se questo fosse possibile, il Comune si tutelerebbe estendendo tale autorizzazione all’area di tipo commerciale immediatamente adiacente all’ipermercato Coop (l’area Tonon da 10mila mq) licenziata tre anni or sono. Poi, questo è chiaro, trovare l’imprenditore interessato a investirvi sarebbe tutta un’altra storia. In un contesto ancora quantomeno fumoso, c’è da registrare se non altro il definitivo via libera per la sanatoria a una terza area commerciale, quella della Fortezza. Realizzato ormai 10 anni fa con la possibilità di contare sino a 2.500 metri quadrati di superficie di vendita distribuiti in un massimo di 7 licenze commerciali (contro le 19 promesse all’epoca), il centro è aperto solamente per un terzo nonostante la struttura misuri in tutto 8mila mq. Ora c’è l’ok per un rifacimento di viabilità e parcheggi, pericolosi e inadeguati, a cura della proprietà. In cambio il Comune concederà sino a ulteriori 2.500 metri quadri di superficie di vendita, raddoppiando le dimensioni e cercando dunque di riempire quella che un mezzo buco nero nel tessuto emporiale gradiscano.

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