Grado, il freddo fa scappare le orate in Dalmazia

GRADO Il freddo ha fatto scappare le orate dalla laguna di Grado e anche quella di Marano. Si sono dirette verso le acque davanti alle coste istriane e di quelle del Quarnero dove, per consuetudine, vanno a svernare e soprattutto a depositare le uova.
E la dimostrazione è arrivata l’altra notte: davanti a queste coste i pescatori dediti alla pesca con le saccaleve hanno portato a terra oltre 200 casse di orate. La cosiddetta “pesca miracolosa”, dunque, è diventata itinerante.
Il freddo pungente e la bora sono arrivati in concomitanza con il fine settimana, quando i pescherecci sono ormeggiati in porto, ma la pesca è stata scarsa anche nelle giornate di lunedì e martedì, contrassegnate anche dal mare piuttosto mosso.
Scarsa rispetto alla scorsa settimana quando in certe giornate - ad esempio quella di venerdì - nella sola Grado sono state portate a terra circa 180 cassette di orate di varia taglia - anche piuttosto grandi oltre il chilo, con il top di 3 chilogrammi - per complessive 500 in tutto il golfo, passando per Panzano, Trieste fino a Muggia. Pesce che perlopiù la Cooperativa Pescatori ha destinato - provvedendo ai trasporti giornalieri con i propri camion - alla vendita verso i mercati di Trieste e anche di Venezia.
Ieri mattina sono uscite in mare solamente un paio della decina di barche che usano la passelera per la pesca delle orate. Davvero scarsissimo il bottino a causa del freddo. Gli altri sperano che il ponente di ieri o l’alba di oggi possano essere migliori.
Un peccato la botta di freddo così repentina, perché in questi ultimi tempi anche all’interno della laguna la pesca con la canna e anche con la semplice lenza ha dato più di qualche soddisfazione ai pescatori dilettanti che, come sempre, si appostano anche lungo il ponte girevole che conduce alla terraferma verso Belvedere o lungo altri punti ritenuti buoni per il passaggio del pesce come il ponte della Figariola.
Ormai il maggior numero di orate se ne è andato e fra poco, come spiegano i pescatori, se ne andranno anche i branzini. A parte questo periodo delle orate che, essendo particolarmente numerose, sono state vendute anche a prezzi piuttosto bassi, quindi poco redditizi, i pescatori, e non solo quelli gradesi, stanno attraversando periodi particolarmente difficili.
Sia per la carenza di pesce - e non parliamo delle vongole che sono pressoché sparite - sia proprio per i prezzi di vendita. Lo spiegava anche ieri il presidente della Cooperativa Pescatori, Antonio Santopolo, che però ricordava con soddisfazione la loro presenza allo stand di Gorizia dove i pescatori-provetti cuochi hanno preparato per Gusti di frontiera delle specialità che sono andate a ruba.
Una di queste, gli gnocchi con i fasolari, è stata particolarmente apprezzata. Ma per quanto riguarda il pesce cosa accadrà? Difficile dare una risposta. Come ricorda l’astatore del mercato ittico, Silvano Dovier (Bigari), fra un mese dovrebbe essere il momento delle sogliole. Sarà buono come quello delle orate?
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