Grado: «Solo 18 migranti, non ne arriveranno altri»

Il primo cittadino Raugna insiste sul modello Sprar: «Non saranno tutti giovani, anche gli italiani andarono all’estero»
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Favorire un’accoglienza di richiedenti asilo controllata, integrata e composta da piccoli numeri, come ad esempio quella proposta dal sistema Sprar, anche affrontando un percorso partecipativo con la cittadinanza. È in sintesi quanto ripetuto in aula dal sindaco Dario Raugna rispondendo a un’interrogazione di Roberto Borsatti. Raugna ha dato parere contrario alle iniziative che prevedono l’arrivo di grandi numeri di migranti nelle strutture ricettive ricordando, però, che «i Prefetti, senza sentire preliminarmente i sindaci (è accaduto in diversi Comuni) possono tranquillamente dar seguito alle richieste delle attività ricettive sui loro bandi e in linea teorica, proprio mentre le sto rispondendo, a nostra insaputa potrebbero arrivare più di ottanta richiedenti asilo dentro un albergo che si è promosso in tal senso o in altre strutture di cui non sappiamo nulla».

Protesta choc anti-migranti a Grado: mobilitati anche i bambini

Proprio per evitare questa prospettiva, aderendo allo Sprar (per Grado sarebbero previsti 20 migranti ma in ballo ci sono i 18 che Raugna aveva di buon grado accettato durante l’incontro con il Prefetto) «ci tuteleremmo per l’arrivo di ulteriori arrivi sul territorio – dice Raugna – recitando inoltre un ruolo attivo di controllo sui progetti attivati». In un successivo intervento il sindaco Dario Raugna è ha parlato di altri aspetti precisando ad esempio che non è vero che arrivano tutti giovani «visto che del dal 2005 a oggi il 9% è composto da minori senza i genitori». Poi è passato a parlare su quanto avvenuto in Italia a cavallo delle due guerre mondiali e nel decennio successivo.

A Grado la rivolta anti migranti: in 350 in aula VIDEO E FOTO

«Da chi erano composti i flussi di migranti che andarono in Australia, negli Stati Uniti d’America, nelle miniere del Belgio? Non erano forse in larga parte giovani che cercavano una prospettiva di vita ? I soli a poter intraprendere un viaggio di sola andata con la speranza di potercela fare». Un altro luogo comune è quello che mette in relazione i migranti ai terroristi al servizio dell’Isis.

«Non è affatto così – ha precisato il sindaco –i terroristi che stiamo fronteggiando in tutta Europa non sono scesi dai barconi. Sono persone con passaporto belga, francese, britannico o persone che sono andate a prendere lezioni di volo negli Stati Uniti con il biglietto in business class pagato dalle organizzazioni criminali». E per finire la micro criminalità nel territorio: «zÈ stato lo stesso Questore in prima persona – ha concluso Raugna –, a dirci che l’incidenza della microcriminalità nella nostra regione è calata del 20% in questi ultimi due anni, anche grazie all’apporto delle forze dell’ordine oggi impegnate in un controllo più capillare».

(an. bo.)
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo