Grado, tasse sugli ormeggi gli oppositori si uniscono

Otto associazioni che hanno i posti barca lungo il canale dei Moreri e contano oltre 220 diportisti hanno creato un gruppo contro i nuovi aumenti dei canoni
Di Antonio Boemo

GRADO. All’insegna dell’unione fa la forza, sono già otto, quelle che hanno la concessione lungo il canale dei Moreri, le associazioni che si sono riunite con lo scopo di costituire un gruppo che sia un unico interlocutore per portare avanti le problematiche relative ai diportisti. La futura associazione si chiamerà “Gruppo concessionari ormeggi da diporto Grado” e raccoglierà sia le associazioni sia le società che gestiscono ormeggi e pontili.

Tutto è nato a distanza di pochi giorni dalla protesta dei componenti di un’associazione che, al momento del rinnovo della concessione, si sono visti duplicare l’area di calcolo di occupazione dello specchio di mare demaniale di competenza comunale e triplicato l’importo della stessa concessione.

Il raddoppio dell’area va riferito al calcolo fatto dal Comune che, oltre a quanto occupato dai pontili, ha conteggiato anche lo spazio di manovra. Che, però, non è “privato”, nel senso che non lo utilizzano solamente i diportisti concessionari degli ormeggi ma è libero al transito e alla sosta per tutti, tanto da venir usato sia per l’ormeggio sia per la sosta all’ancora, sia per pescare.

Le otto associazioni riunite contano circa 220 diportisti. Si tratta delle associazioni Valle Goppion, Cavarera 1, Cavarera 2, Marina srl, Cantiere Deltin, Gravo per Gravo, Lugnan e altri, e Suppan Ferdinando. Tutti i diportisti interessati all’adesione a questo progetto (o anche solo per richiedere informazioni) possono rivolgersi al 3393289005 o al 3392859357.

Oltre al calcolo dello spazio di manovra applicato dal Comune, all’ordine del giorno vi sono anche diverse altre tematiche delle quali i diportisti discuteranno nel corso di un prossimo incontro. Fra queste non va dimenticato il nuovo “Piano di porti”, che da indiscrezioni pare modificherà non poco la situazione esistente. Piano che ha come obiettivo principale l’incremento degli ormeggi, con una sistemazione diversa da quelli esistenti, soprattutto nelle vicinanze di Valle Le Cove e.

Ma qualcosa pare cambierà anche nella zona di riva Brioni (il cosiddetto porto della Safica) dove attualmente ci sono diversi concessionari che, a quanto si sente dire, non è facile mettere d’accordo visti gli interessi e gli scopi statutari diversi.

E’ noto inoltre che il Comune sta facendo di tutto per ottenere la titolarità del porto mandracchio, in modo da poter gestire diversamente anche l’attuale situazione di quegli ormeggi. Da recenti affermazioni del sindaco Maricchio sembra che il problema maggiore da risolvere sia quello con la Lega Navale, che ha in concessione un tratto del porto mandracchio alla quale lo stesso primo cittadino ha chiesto collaborazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo