Grande successo della gara del baccalà in via Rastello
Se sia migliore il baccalà al forno oppure quello al tegame, alla fine, non s'è capito. Ma poco importa, perchè non era certo questo lo scopo ultimo della piccola “gara” messa in piedi mercoledì sera, per salutare il Carnevale, dalle associazioni che hanno animato via Rastello nelle ultime settimane. Il vero vincitore, infatti, è stato il Carnevale, che ha visto il centro storico goriziano nuovamente protagonista come ai tempi belli. «È andato tutto molto bene, siamo soddisfatti – racconta Beniamino Ursic, dell'associazione “Le nuove vie” -. Il merito è delle persone che hanno riaperto con le loro proposte casa Zoran e la Bottega del Maiale, proponendo belle iniziative, ma noi abbiamo cercato di dar loro una mano, dialogando anche con il Comune. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: mercoledì i locali erano pieni di persone che volevano partecipare ai pranzi e alle cene a base di baccalà, come vuole la tradizione, e anche nelle altre giornate il movimento è stato più che positivo. Cosa che non è accaduta nel resto della città o fuori Gorizia. Per questo siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto». Quella di mercoledì, poi, è stata una sorta di “goliardata”. Prendendo spunto dalla tradizione - che nel giorno delle ceneri impone di mangiare “di magro”, e propone piatti un tempo considerati poveri come il baccalà o l'aringa accompagnati dalla polenta – hanno allestito una sorta di concorso culinario per stabilire la versione del baccalà più gradita. «Abbiamo piazzato una bella tavolata in mezzo alla strada, e formato una commissione di giudici composta dal sindaco Romoli, da Partrizia Artico, dagli organizzatori della sfilata di carnevale e da Franco Glessi, nei panni del notaio – spiega Ursic -. Tutti hanno gustato le due versioni del baccalà, al forno e al tegame, ma alla fine non c'è stato un verdetto, perchè a vincere è stata la festa, il Carnevale».
(m.b.)
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