Himalaya, valanga travolge 35 alpinisti. Tra i 13 morti un triestino

La tragedia sul Manaslu. Nel campo 3 si trovavano più di trenta alpinisti, tra cui tre italiani. La vittima è Alberto Magliano
Un'immagine dell'alpinista italiano Alberto Magliano, tratta dal sito www.sevensummits.it. Magliano e' morto in Nepal mentre era intento a scalare una vetta dell'Himalaya, il 23 settembre 2012. ANSA/ WWW.SEVENSUMMITS.IT
Un'immagine dell'alpinista italiano Alberto Magliano, tratta dal sito www.sevensummits.it. Magliano e' morto in Nepal mentre era intento a scalare una vetta dell'Himalaya, il 23 settembre 2012. ANSA/ WWW.SEVENSUMMITS.IT

Ha causato la morte di 13 persone -tra cui il triestino Alberto Magliano - la valanga che sul Manaslu, sulla catena dell'Himalaya in Nepal, ha travolto nella notte 35 alpinisti mentre dormivano nel campo 3. Diversi i feriti. Salvi gli altri due italiani che partecipavano alla spedizione.

Sul drammatico incidente è arrivata la testimonianza dell'alpinista Silvio Mondinelli. "Siamo stati travolti dalla valanga - racconta Mondinelli in collegamento telefonico con Sky Sport - che ha portato via una trentina di tende mentre dormivamo”.

Alcuni alpinisti coinvolti nella tragedia già recuperati sono stati portati a Kathmandu in elicotteri per le cure, ma almeno 8 feriti sono rimasti bloccati al 'campo base' perché gli elicotteri non sono riusciti a levarsi in volo, a causa della scarsa visibilità e del maltempo.

La vittima italiana Alberto Magliano, nato a Trieste il 24 novembre del 1945, era un alpinista molto esperto che, pur avendo iniziato a praticare tardi lo sport (a 36 anni), aveva conquistato le cosiddette 'Seven Summits', cioè i picchi più alti di ogni continente: "Mi sono sempre considerato un 'conquistatore dell'inutile", ha lasciato scritto sul suo sito sevensummits.it.

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